Regia di Sergio Sollima vedi scheda film
Bell' esempio di spaghetti western questo "Faccia a faccia" di Sergio Sollima. Non eccezionale dal punto di vista tecnico ma dotato di uno script non banale e di un paio di protagonisti in stato di grazia che danno luogo ad un confronto morale e psicologico che è il vero fulcro del film. Gian Maria Volontè, monumentale anche quando viene preso a schiaffi, è il professor Brett Fletcher mentre Tomas Milian, perfettamente funzionale al ruolo, è lo spietato bandito Beauregard Bennet. Il cammino dei due s' incrocia per caso : durante l' ennesima fuga del criminale che, ferito, prende in ostaggio proprio il timido e malato professore facendogli così sperimentare forti emozioni sino ad allora mai provate. In quest' ultimo scatta quindi un istinto primordiale che lo spinge a seguire Beauregard mentre cerca di radunare il suo branco selvaggio. Ben presto, sulle piste di entrambi, si mette Charlie Siringo, un infiltrato della Pinkerton destinato ad essere l' ago della bilancia nel confronto fra i due uomini che nel frattempo vanno subendo un profondo mutamento che li porterà addirittura ad un' inquietante inversione dei ruoli. Musicato alla stragrande dal mitico Morricone, il western di Sollima ha buon ritmo e non manca di far riflettere lo spettatore soprattutto attraverso l' evoluzione "oscura" di Fletcher ; memorabili i suoi vaneggiamenti d' onnipotenza e quella catalogazione della violenza da "individuale è un crimine ma di massa, è storia!".
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