Brooklyn, durante una giornata di caldo torrido: la situazione sembra tranquilla nel quartiere Bedford-Stuyvesant; e anche nella pizzeria italiana - gestita da Sal e dai suoi due figli Vito e Pino e frequentata in maggioranza da neri - tutto procede come al solito. I disordini razziali di quindici anni prima sembrano dimenticati. Ma basta un banale incidente a scatenare, imprevedibile, la battaglia...
Note
Evitando il facile manicheismo e ogni sentimentalismo, Lee dipinge un quadro bizzarro e drammatico delle tensioni razziali che percorrono la società americana sotto la sua superficie. Un film “bollente” e carico d’energia.
Spike Lee anticipa, in certa misura, un modo moderno di fare cinema; raccontando al contempo, col suo stile, le tensioni razziali in un quartiere di Brooklyn. Gran cast di caratteristi e musica al fondo.
Un affresco corale vigoroso, potente e privo di retorica, ma anche un efficace apologo sul razzismo coronato da due o tre scene indimenticabili e popolato da una moltitudine di personaggi memorabili interpretati magistralmente da tutti gli attori. Strabiliante padronanza del mezzo cinematografico. Voto 8,5
Qua veramente si respira moltissimo l'aria di fine anni '80 nella New York di Quartiere profondamente di Colore (mi viene da ricordare tanti passaggi di Will Smith ne "Willie il Principe di Bel-Air che in qualche Puntata risulta essere piacevole ...) ma il Film mi pare un po' statico e da ricordare solo per la bravura di Rosie Perez.voto.5.
Il film è del 1989 lo vedi e non puoi che apprezzare la grande intuizione del regista, che analizza l odio razziale e la intolleranza verso il diverso ,che in realtà non è il nemico peggiore.perché il nemico è solo la paura.il mio voto è 7 pieno
Un film sicuramente importante, sia perchè è il primo capolavoro di Spike Lee, sia perchè denuncia senza mezzi termini la società americana sfruttatrice dei neri d'America. Come dicevo prima, un capolavoro.
“Gente mia, gente mia. Cosa posso dirvi? Cosa posso dirvi? Ho visto, ma non ho creduto. Non ho creduto a quello che ho visto. Riusciremo mai a vivere insieme? Insieme riusciremo mai a vivere?“ Bedford-Stuyvesant, quartiere di Brooklyn pullulante di immigrati, giornata afosa del 1989: non è lo sfondo su cui è ambientata la vicenda, è esso stesso il protagonista. Mookie (Spike Lee) è un… leggi tutto
Titolo caldo (in tutti i sensi...) di Spike Lee, un tuffo alla fine degli anni 80 e di una certa estetica che si stava imponendo nel mondo giovanile con Mtv e l'esplosione commerciale del Rap (termine ormai inutilizzato, sostituito da Hip-Hop). Do the Right Thing contiene tanto Spike Lee nel bene e nel male, infatti se l'impegno polemico e lo stile sono lodevoli e fanno da ponte fra cultura… leggi tutto
videoclip demagogico come pochi altri, affetto da schematismi spaventosi, con momenti di puro imbarazzo e un incedere narrativo a dir poco impacciato. Profondamente superficiale nel trattare la questione razziale, sostanzialmente anti-italiano, patetico, e' un film che non rende onore ne' alla complessita' delle relazioni interraziali in quel di Brooklin, ne' allo spirito e alle qualita' della… leggi tutto
Personalmente vorrei che l'Estate finisse oggi.
E invece no, bisognerà pazientare.
Poi finalmente arriverà il mio amato Autunno.
Sarà l'occasione per una nuova playlist.
…
Film (e in alcuni casi serie televisive) ambientati in grandi città e con un attenzione particolare verso l'ambientazione metropolitana-urbana a livello registico e fotografico.
Questa lista (in continuo…
Non so perchè, ma alla fine, a parte "2001, odissea nello spazio" tra i miei preferiti abbondano le storie di delinquenti, assassini, teppisti e gente che tira a campare.
Quartiere di Brooklyn, piena estate, temperatura a mille ed umidità pazzesca, ma il caldo infernale ha a che fare solo in minima parte con le condizioni meteorologiche, in quanto espressione delle tensioni razziali presenti in una società americana sempre più multietnica nella composizione, senza che ciò corrisponda ad un pari riconoscimento di…
...a C.B. (l'altro) e al peggio di noi.
...a S.A. (?) e a tutte le altre (50, ad oggi, nel 2021: "Manila, Praga, Tirana, nasci in Angola, muori in Padania").
...a…
TRUMP, COSSIGA, THE SHIELD E L’AMERICA OGGI
Sono certo siate tutti al corrente di cosa sta accadendo in questi giorni negli Stati Uniti.
Inevitabile. Tutti i notiziari ne…
Siamo alla fine degli anni ‘80, a Brooklyn, in una delle tante pizzerie italoamericane che dispensano pizza al taglio per i quartieri popolari. Un ragazzo afroamericano, aspirante regista senza un soldo per il fallimento del suo precedente film, consuma la sua pizza e, nel frattempo, prende appunti sui clienti che entrano ed escono dal locale. Da qui nacque Fa’ la cosa giusta, opera…
Ci sono attori che fanno pochi film, scelgono con cura i loro ruoli e stanno attenti a non esporsi troppo: e poi c’è Samuel L. Jackson!
Samuel Leroy Jackson, conosciuto da tutti…
Prosegue il mio diario con le visioni di Agosto e di Settembre...
I Film sono ordinati, come al solito, per anno di uscita.
Serie TV concluse:
1a The Boys.
E voi cosa avete visto di interessante…
conversando con un mio amico professore ,mi sono accorto che non sono poi molti i film in cui il Klu Klux Klan et similia vengono citati,odio quegli incappuciati,bellamente irrisi da Tarantino in Django Unchained !
Fa' la cosa giusta è il 4 lungometraggio di un allora 32 Spike Lee -del 1989- film potente ed energico in cui il regista non si risparmia, realizzando un'opera monumentale sul razzismo; presentato a Cannes non vinse l'ambito premio suscitando lo sdegno di alcuni critici tra cui lo stesso regista che si offese per il poco interesse mostrato nel suo film (lo conosciamo…
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Commenti (15) vedi tutti
Spike Lee anticipa, in certa misura, un modo moderno di fare cinema; raccontando al contempo, col suo stile, le tensioni razziali in un quartiere di Brooklyn. Gran cast di caratteristi e musica al fondo.
commento di alfatocoferoloBranco di perditempo che passano il tempo facendo perdere tempo a quei pochi che il tempo lo passano lavorando.
commento di gruvierazUn affresco corale vigoroso, potente e privo di retorica, ma anche un efficace apologo sul razzismo coronato da due o tre scene indimenticabili e popolato da una moltitudine di personaggi memorabili interpretati magistralmente da tutti gli attori. Strabiliante padronanza del mezzo cinematografico. Voto 8,5
leggi la recensione completa di rickdeckardFa la cosa giusta.... comprati il DVD!!! Voto 2.
commento di BradyQua veramente si respira moltissimo l'aria di fine anni '80 nella New York di Quartiere profondamente di Colore (mi viene da ricordare tanti passaggi di Will Smith ne "Willie il Principe di Bel-Air che in qualche Puntata risulta essere piacevole ...) ma il Film mi pare un po' statico e da ricordare solo per la bravura di Rosie Perez.voto.5.
commento di chribio1Il film è del 1989 lo vedi e non puoi che apprezzare la grande intuizione del regista, che analizza l odio razziale e la intolleranza verso il diverso ,che in realtà non è il nemico peggiore.perché il nemico è solo la paura.il mio voto è 7 pieno
commento di penelope68Voto 6,5. [29.07.2013]
commento di PPConvincente ed interessante pellicola di Spike Lee. Un onesto e doveroso racconto tutto da scoprire.
commento di Utente rimosso (Luke Vacant)Un film sicuramente importante, sia perchè è il primo capolavoro di Spike Lee, sia perchè denuncia senza mezzi termini la società americana sfruttatrice dei neri d'America. Come dicevo prima, un capolavoro.
commento di Depp95uno dei film migliori di spike, ritmi alti, personaggi avvincenti, film antirazzista che non cade nel buonismo, sociologicamente fortissimo.
commento di sir8+
commento di nico80Uno dei film più belli (non il più bello) di Spike Lee che ha per finale una delle scene più amare e strazianti della storia del cinema.
commento di mise en scene 88Non c'è veramente nulla da racocntare, se non piccole vicende di vita quotidiana dei personaggi che non interessano veramente a nessuno!
commento di RageAgainstBerluscaFIGHT THE POWER! Stupendo!
commento di ultrapaz