Regia di Michel Deville vedi scheda film
Prima di vedere il film, sarebbe opportuno leggere il breve romanzo omonimo di Raymond Jean, dal quale è tratto. La sceneggiatura, del regista Michel Deville e di sua moglie Rosalinde, non si discosta più di tanto dalla storia originale, ma il libro ha un fascino particolare che la pellicola non riesce a emanare. Lo scrittore scava nei personaggi introversi e controversi, non tanti, nei loro animi e nei loro pensieri, nelle loro fobie e nelle loro manie. Sono personaggi difficili, sui quali nella lettura è necessario ritornare più volte, cosa pressochè inusuale nella visione di un film.
La protagonista del romanzo (e del film) è Maria, una ragazza che per lavoro va di casa in casa per leggere libri. Sembrerebbe strano, ma la cosa funziona, per cui Costance (Miou-Miou) resta affascinata da questa storia, e comincia a leggere il libro al suo compagno, stando comodamente a letto. L'uomo resta colpito dalla voce bellissima e suadente di Costance, e la incoraggia ad intraprendere la professione di lettrice.
Costance decide di provare, e pubblica una inserzione sul giornale, diretta agli anziani e alle persone abbandonate in solitudine.
Il successo è immediato, risponde subito una anziana generalessa marxista (Maria Casares) che si rivelerà oppressa da ossessioni del suo turbolento passato. Risponde anche un uomo d'affari (Patrick Chesnais), deluso dalla vita e dal lavoro, che apprezzerà molto la compagnia di Costance. La chiama un magistrato (Pierre Dux) anch'egli vittima del sistema e vagamente depresso, poi è la volta di una bambina ricca e viziata, che metterà a dura prova la resistenza della lettrice.
E c'è Eric (Règis Royer) un adolescente "handiccapato" e molto eccitabile, spalleggiato da sua madre (Brigitte Catillon).
Qui mi fermo, la storia prenderà una svolta passionale, della quale non è bene raccontare i particolari.
Da sottolineare la buona recitazione di Miou-Miou nella doppia parte di Maria e Costance.
La colonna sonora è impreziosita dalla musica immortale e appropriata di Ludwig van Beethoven.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta