Regia di Norman Jewison vedi scheda film
La rievocazione delle lotte sindacali e delle rivendicazioni dei camionisti nell'America degli anni '30.Un film sceneggiato dallo stesso Stallone e da Joe "Basic Instinct"Eszterhas che nella prima parte spara tutte le sue cartucce migliori,soprattutto grazie alla regia vigorosa dell'esperto Jewison e alla prestigiosa fotografia di Laszlo Kovacs che visualizzano e illuminano come meglio non si potrebbe le sequenze di lotta degli scioperanti.Poi il film si appiattisce sulla figura del protagonista Kovak,si appiattisce sulla capacità politica e superficialmente sulla crescita del sindacato.Il Kovak di cui sopra è interpretato da un Sylvester Stallone sempre sui suoi livelli standard di recitazione.Cioè bassi.Delle stesse vicende si era occupato più recentemente anche il film "Hoffa" di Danny De Vito in cui il protagonista era Jack Nicholson.Facile capire chi abbia intepretato meglio il personaggio.Nel film di Jewison Kovak appare come un personaggio di moralità praticamente adamantina(pare che tutta la sua colpa sia solo quella di aver accettato dei juke box in determinati bar dove i camionisti si fermavano per ristorarsi),sempre vicino ai suoi lavoratori e non cambiato dal successo,dalla fama e dai soldi.In realtà non fu proprio così(il film di De Vito sotto questo punto di vista è molto più preciso storicamente) ma a Stallone evidentemente interessava la storia dell'uomo solo contro il sistema,dell'eroe solitario che risponde solo ai propri principi morali (una sorta di prosecuzione del racconto di Rocky realizzato appena un paio di anni prima).Poco gli deve essere importato se Kovak sembra accusato pretestuosamente dalla commissione senatoriale e se il finale appare poco giustificabile,da quello che si vede nel film.Kovak dice che a quell'epoca non poteva scegliere .....e poi?
regia energica e brillante
recitazione piatta come al solito
caricato a pallettoni
parte abbastanza di contorno
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta