Regia di Pasquale Squitieri vedi scheda film
Pasquale Squittieri nel 1974 girò questo film ambientato a Napoli alla fine dell'ottocento.La trama si sviluppa partendo dalla storia di un giovane che, dopo il riformatorio, cerca il riscatto studiando giurisprudenza , dopo i primi malintesi con il locale boss, proprio grazie a lui e all'affiliazione alla malavita organizzata, riesce nel suo intento e diventa avvocato,ma il prezzo da pagare sarà alto.Il codice d'onore, cui hanno dovuto aderire,molto rigido e violento, sarà da loro infranto ed entrambi pagheranno con la vita la loro eccessiva "umanità"L'ambientazione storica è abbastanza efficace, il regista raccontò una storia di fantasia, ma il contesto in cui si sviluppa è assolutamente verosimile.In quel periodo capitò una cosa paradossale,dovendo arginare il pericoloso fenomeno dei lazzari, grazie a un prefetto prima e ministro dopo,tale Liborio Romano, il primo dei cosiddetti "convertiti", con il pretesto di riabilitarli , furono liberati centinaia di criminali e a loro furono assegnati compiti di polizia,consegnando la gestione della legge a chi l'aveva infranta fino a poco prima,cosi grottescamente si ritrovarono dall'altra parte della barricata.I loro metodi erano ovviamente molto "sbrigativi" e la cura "omeopatica" non risultò sempre efficace.Proprio intorno allo scontro tra uno di questi ex criminali con l'uniforme e un "guappo vecchio stampo" si sviluppa l'intreccio del film.
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