Regia di Janus Victoria vedi scheda film
27° FAR EAST FILM FESTIVAL DI UDINE 2025
Yoji, un impiegato di mezza età che vive solo ed isolato a Tokyo, rimane scioccato quando viene ritrovato il cadavere in decomposizione di un vicino di casa senza familiari né affetti. Si riavvicina così alla madre anziana che è assistita da una badante filippina, Minerva. Anche la madre si dice preoccupata di quale sarà il futuro di questo figlio solitario quando lei non ci sarà più. Dopo la morte della mamma, Yoji sente sempre più il peso della solitudine e, saputo che nelle Filippine nessuno neppure se vuole mangia mai da solo, decide di andare a trovare Minerva a Manila. Là in un quartiere povero e rumoroso che pare uscito da un film di Lino Brocka si inserisce piano piano in quella comunità arretrata, vivace e sguaiata, dove si scommette sui galli e si canta tutti insieme fino a notte tarda, così diversa dal suo rigido formalismo nipponico, fatta di persone imperfette ma unite da profondi legami di solidarietà.
Quando però Yoji rifiuta di prestare denaro al fratello di Minerva , assillato dagli strozzini dopo aver perso le scommesse sui combattimenti tra galli, riemerge in tutta la sua evidenza l'irriducibilità dell'intransigente giapponese a quel terzo mondo, la sua severità morale che sfocia in quella che per i filippini è mancanza di compassione e che lo conduce inevitabilmente alla solitudine.
Raro esempio di coproduzione tra Giappone e Filippine, l'opera prima della regista Janus Victoria è un bel dramma, con elementi di commedia, che propone una riflessione anche profonda sulla solitudine nelle società contemporanee e sull'importanza della comunità e dei suoi legami , ancora vivi nei Paesi poveri.
Voto: 6,5 su 10
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