Regia di Giuliano Carnimeo vedi scheda film
Giuliano Carmineo dirige un film western che gioca su uno dei motivi più inflazionati del genere (quello delle due carogne mezzo simpatiche che fanno a gara per il malloppo ma si rispettano e s'aiutano) senza però far perdere il gusto tipico nostrano di certo tipo di pellicole. Gianni Garko, insuperabile uomo di pietra, è un pistolero che ben presto il paesino di Harding comincierà a chiamare Camposanto, tante saranno le sue vittime. E' in paese anche per aiutare degli allevatori taglieggiati da dei banditi guidati proprio da un proprietario terriero. Arriverà sul posto anche il Duca (William Berger), assoldato dai banditi, ma fermo sostenitore della prima grande regola della frontiera: fregare. E così i due abili pistoleri si trovano a sfidarsi come ad aiutarsi, fino a quando non riusciranno a salvare una volta per tutte i fratelli McIntire e tutti gli allevatori. Il cattivo di turno sconfitto, i suoi tirapiedi pure, i soldi tornano ai derubati, ecc...
E' da notare la regia, piena di zoom, di inquadrature nervose e a tratti amatoriali, ma volutamente ecclettiche nello stile, proprio come è questo western fin dall'inizio: un'ibrido fatto di classico, di sperimentale, e di commedia. C'è anche una simpatica scena di nudo non integrale, che maliziosamente ci riporta al '67 e al cameratismo sessuale di "Se Sei Vivo Spara!".
Ennesimo peccato: Franco Ressel poco usato.
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