Regia di Lichuan Yin vedi scheda film
27 ° FAR EAST FILM FESTIVAL DI UDINE (2025)
Voto: 7,5 su 10
Ritratto di donna frustrata e umiliata nella vita familiare, obbligata a mettere da parte sogni ed aspirazioni per sacrificarsi costantemente per gli altri, prima per la famiglia di origine, poi via via per il marito, la figlia e i nipoti.
La rimpatriata con le compagne di classe, rinviata per decenni perché c'è sempre qualche incombenza familiare urgente che le impedisce il pur breve viaggio, è il simbolo di una vita messa in pausa per i bisogni degli altri.
Un costante sacrificio di sé che i beneficiari non paiono neppure apprezzare, in particolare il meschino marito che la mortifica continuamente con critiche, commenti sminuenti e persino insulti.
Anche la figlia femminista, che angaria un marito solidale e partecipe ben diverso da suo padre, anche lei pretende dalla madre che metta da parte i suoi progetti per tenerle i figli mentre si dedica alla propria carriera.
Il riscatto e indipendenza agognati si realizzano infine nel progetto di prendere la patente ed acquistare un'auto in leasing per gustare finalmente quella libertà che la vita le ha negato.
La regista punta sull'impatto emotivo e sull'identificazione con il travaglio storico e sociale di generazioni di donne cinesi, intersecando con efficaci flashback presente e passato del personaggio a partire dai primi anni 80, senza dimenticarsi la pandemia.
Tratta dalla storia vera dell'influencer Su Min, che a 56 anni ha raggiunto il successo online tramettendo un live blog dei suoi viaggi in auto per la Cina. Tra i suoi tanti follower anche l'attrice Yong Mei, che si è appassionata alla sua storia al punto di proporre alla regista Yin Lichuan di trarne un film. Al successo della pellicola contribuisce non poco la bravura dell'attrice nel delineare questo ritratto di resilienza femminile.
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