Regia di Renzo Arbore vedi scheda film
Renzo Arbore è una delle non numerosissime personalità della televisione ( ma è "nato" artisticamente in radio) stimate da pubblico e recensori specializzati, ha saputo gestire la propria carriera e ha contraddistinto ogni sua iniziativa con originalità e ironia gustosa: al cinema ha ottenuto un grande successo con la sua prima regia , "Il papocchio", e tre anni dopo ci riprovò, rimettendo insieme il consueto caravanserraglio di personaggi e macchiette che affollava le sue trasmissioni, e realizzò una pellicola ancora più sconclusionata della precedente. A dire che non si ride mai si sarebbe bugiardi, ci sono immagini e scene che risultano di un umorismo parademenziale d'impatto, figure tragicomiche e quasi ripugnanti ( la scena al ristorante affollatissimo con il lercio e ignobile Cloaca Massimo è da antologia del comic-horror alla Ciprì e Maresco...), Benigni che nei panni dello Sceicco Beige ha qualche buon spunto, però "F.F.S.S." ( che starebbe per "Federico Fellini Sud Story" viene a noia prima dell'altro film arboriano, e si fatica a giungere alla conclusione con la stessa attenzione a ciò che passa sullo schermo. Frutto di un delirio derisorio da parte di un umorista sottile ma non estraneo a frugare nel grottesco quasi repellente, questa pellicola scombinata , vivace , stucchevole e sapida con momenti di sciocchezza altisonante è perlopiù sconosciuta ai più oggigiorno.
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