Regia di Valeria Bruni Tedeschi vedi scheda film
Decisamente surreale in alcuni passaggi (molto meno del Fantastico mondo di Amelie), ibrido culturalmente: la Francia dialoga con l'Italia attraverso i personaggi, a volte grotteschi, o tramite l'alternarsi delle due lingue. Ma proprio per questo, molto gradevole.
L'ho visto proprio qualche giorno fa in dvd: ho passato un piacevole pomeriggio tra le vie e i caffé parigini e in compagnia di questo personaggio assurdo, la protagonista, Federica (Valeria Bruni Tedeschi).
Spesso relegata a un mondo ideale, in cui terroristi e rapitori si uniscono allo stesso tavolo dell'alta borghesia, mangiando e cantando in nome del 'popolo', Federica, ricca di nascita, sa bene di essere una privilegiata. Una condizione drastica per lei, che ne fa la colpa della sua vita, tanto da arrivare a tormentare un prete con le sue confessioni. Vuole una vita normale. Ma sbaglia in partenza: frequenta, nel tempo libero un corso di danza per adulti, con risultati pessimi, fatta eccezione per il ‘salto’, e scrive commedie, dice “per lavoro”. Due elementi che fanno della donna un essere assai poco 'normale'. Incerta tra due amori: uno passionale e l'altro mentale. Incerta sul luogo in cui vivere. Problemi paranoici ed esistenziali, di chi quando muore sa dove essere sepolto, ma non sa come arrivarci...(per esempio: in aereo).
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