Regia di Kim Ki-duk vedi scheda film
Regista autodidatta, una gioventù divisa fra esperienze nell'esercito e vita da bohemien a Parigi, amante profondo dell'arte, ha studiato agraria. In quanto a contraddizioni Kim Ki duk non è secondo a nessuno e forse il destino del suo cinema sarà sempre diviso fra astrazione e dura realtà, cercando di proiettarne un aspetto dentro l'altro. Il dosaggio minimo dei dialoghi si contrappone all'estetica curatissima delle immagini (dove il regista coreano svela tutto il suo amore per la composizione pittorica), a personaggi apparentemente semplici dalla vita comune si affiancano eventi sconvolgenti e crudeli, ai quali i personaggi reagiscono in silenzio e con gesti altrettanto estremi. Una ragazza, Heen jin, trasporta con una barca dei pescatori in mezzo a un lago su delle casette galleggianti dove trascorrono del tempo a favore del loro hobby, la ragazza di giorno li assiste nella loro pratica, di notte a richiesta si prostituisce. Quando in una delle case galleggianti si rifugia il giovane Hyun Shik che probabilmente si è macchiato di un delitto, si instaura un disperato e contorto rapporto amoroso fra i due giovani. Attraverso il dolore e un sentimento diviso fra l'amore e l'odio Kim Ki duk cerca di spiegare la natura profonda di questo rapporto, e di rendere partecipe lo spettatore ad una rappresentazione verosile, estrema, reale. Il regista usa immagini tanto belle quanto violente, non concede compromessi allo sguardo creando un senso di consapevolezza e di tacita accettazione anche critica da parte di chi guarda. A differenza di altri lavori del regista, però, L'isola è un film che non riesce a prendere una forma precisa, cioè alla fine non vira nè sul reale nè su di un piano assolutamente immaginario e liberatorio per una situazione diventata soffocante per i protagonisti. Un pò come se il punto di vista del regista rimanesse invischiato sul fondo del lago, da dove parte la mdp in sequenze spettacolari, mirate a cogliere una realtà troppo avulsa e misteriosa, contornata dal fascino dell'acqua che avvolge, ma anche separa il cuore degli eventi dagli esseri umani che da quell'acqua vivi o morti prima o poi escono. Proprio come una piccola isola.
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