Regia di Kim Ki-duk vedi scheda film
Un paesaggio lacustre disseminato di capanni da pesca galleggianti: questa è l'ambientazione del film, dove l'isolamento dell'uomo moderno si coniuga con le nostre lontane origini biologiche, ossia quei primordi acquatici in cui gli individui erano, in diversi modi, talvolta prede, talvolta cacciatori. La scena è dominata dall'inquietante personaggio della giovane proprietaria che, al pari di una figura mitologica, governa questo microcosmo dalla riva, e, nei suoi interventi, è un po' tigre, un po' fata, un po' sirena. Il risultato è una storia romaticamente selvaggia, che non risparmia proprio nulla allo spettatore, e davvero incanta, anche nei suoi risvolti più cruenti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta