“Ogni ferita lascia il posto ad una nuova pelle” (Kim Ki Duk).
L'isola Corea del Sud 2000 la trama: Un lago coreano è adibito da resort per i pescatori, con tante piccole case galleggianti sull’acqua. La destinazione d’uso è variabile, si può andare a pescare, giocare a carte e bere od anche avere rapporti occasionali con “Donne facili”. Gestisce il business la bella ragazza muta Hee-Jin. Lei è la sola che può spostarsi tra le varie casette con una barca a motore. Un bel giorno nel suo “Albergo sull’acqua” arriva Hyun-shik, un ragazzo braccato dalla polizia, perché ha assassinato la sua donna è l’uomo con cui lo tradiva. Dopo averlo tratto in salvo dal tentativo di suicidarsi Hee Jin comincia ad interessarsi a Hyun-shik. La recensione: Seom L’isola è prodotto da Myung Film Company Ltd. Distribuzione in italiano Raro Video è il quarto film diretto da Kim ki-Duk. Un’opera cupa disperata ed altamente drammatica. L’acqua è simbolica, perché divide in modo netto le esistenze differenti ed uniche. Un film che filma tentativi di suicidio, scene che sembrano quadri pittorici. Smembramenti di animali che la mdp riprende in modo reale e crudele. I due ragazzi più sembrano allontanarsi, più si avvicinano i classici poli che si attraggono in un amor fou. Un’opera sulla solitudine e sul male ed inutilità di vivere e sulla noia. Il dramma che incombe su ogni fotogramma alla fine arriva e sarà come un pugno alla bocca dello stomaco, ci lascia senza fiato e consci di aver visto un film fenomenale unico e raro grazie al genio del regista coreano. Ci sono varie sequenze molto dure da sopportare, ma innalzano la qualità e la veridicità del film. Lo squartamento dei pesci e delle rane vive è di una violenza disturbante, però nel contesto di questo film sono obbligatorie ed utili. Ho visto il film in edizione originale con i sottotitoli, però ci sono molte scene silenti, non si fatica affatto a seguirlo, la colonna sonora è splendida ed usata con parsimonia ed attenzione. La parola in questo originale film non serve, perché parlano i volti espressivi degli attori, i loro sguardi in un clima esplosivo, puro e necessario. Un film che nella sua disumanità e ferocia si lascia gustare in tutti i suoi 85 minuti. Kim ki- Duk con questo film e con molte opere successive ha inciso in modo marcato sul cinema mondiale e meritato un posto privilegiato nel cuore di chi non si accontenta di vedere i film.... li vuole anche vivere e far sedimentare nell’animo per raggiungere la catarsi spirituale della mente, con la voglia e l’ambizione di saper capire l’alta qualità cinefila insita nel cinema di Kim ki Duk. Interpreti e personaggi Jung Suh: Hee-Jin Kim Yoo-Suk: Hyun-Shik
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