Oltre a vendere esche, cibo e attrezzature in una riserva di pesca sulla costa coreana, di tanto in tanto la muta Hee-Ji concede il suo corpo (come le altre giovani prostitute della zona) a clienti e turisti. Almeno finché non incontra Hyun-Shik, che sta cercando di sfuggire alla polizia dopo aver ucciso la fidanzata ed è ormai persuaso a suicidarsi: lei se ne innamora e gli offre aiuto, e da quel giorno niente sarà più lo stesso...
Note
Lento, liquido, avvolgente e silenzioso, un film che sintetizza gli stilemi (e alcune astuzie) di certo cinema orientale contemporaneo. Attenzione agli ami, e ai loro usi crudelmente alternativi.
A costo di far storcere la bocca a molti, uno dei film meno riusciti di Kim.
Restano ambientazione ed atmosfere, meravigliose, ma si va poco oltre. Troppi simbolismi sterili, sangue, violenza, sesso, mescolati a caso per destare lo spettatore che si fosse assopito.
Vivere un sogno seduti davantia allo schermo. lasciarsi trasportare in un mondo liquido di acqua, sangue, escrementi umani. non pensare e non dire nulla. liquido amniotico. musiche sempre al momento giusto. insomma, un bel film.
La ragazza del lago ha un aspetto piacevole ed il corpo sinuoso e filiforme di un essere acquatico. Nuota come un pesce, e con disinvoltura buca il pelo dell'acqua senza incresparne la superfice oleosa. L'acqua, anzi, le scivola addosso conferendole un aspetto spaventoso e solenne nel fioco chiarore della notte. La ragazza del lago non proferisce verbo ma l'atteggiamento di… leggi tutto
Regista autodidatta, una gioventù divisa fra esperienze nell'esercito e vita da bohemien a Parigi, amante profondo dell'arte, ha studiato agraria. In quanto a contraddizioni Kim Ki duk non è secondo a nessuno e forse il destino del suo cinema sarà sempre diviso fra astrazione e dura realtà, cercando di proiettarne un aspetto dentro l'altro. Il dosaggio minimo dei dialoghi si contrappone… leggi tutto
Sento già gli acuti strilli (mai argomentati) di lodatori acritici del regista o in generale dei film orientali, meglio se molto simbolici e poco comprensibili e con tanta violenza e sangue e che avrebbero, secondo un luogo comune privo di fondamento, la caratteristica poetica della lentezza e dei silenzi (magari da Kurosawa a Woo, per non parlare dei successi popolari tipo Kung Fu, poi imitati… leggi tutto
Film amniotico, certamente, film di morte e di rinascita e poi ancora di morte. Come se le casupole colorate sospese sull'acqua, in un mondo di mezzo, fossero celle di purgatori, dove ognuno dei presenti debba espiare una colpa, più o meno grande. In mezzo a questo, una dea, muta, bellissima, traghettatrice di erotismo, di amore e di morte. Film silenzioso, evviva, tutto legato alle…
L'isola Corea del Sud 2000 la trama: Un lago coreano è adibito da resort per i pescatori, con tante piccole case galleggianti sull’acqua. La destinazione d’uso è variabile, si può andare a pescare, giocare a carte e bere od anche avere rapporti occasionali con “Donne facili”. Gestisce il business la bella ragazza muta Hee-Jin. Lei è la…
Una parabola di redenzione tra la passione e il dolore.
Il riposo dello spirito può non bastare per ritrovare la pace interiore, bisogna lasciarsi trasportare dall'ombra e conoscere il male che si vuole espiare. Lasciare che la sofferenza inghiotta, accettandola. Questo l'insegnamento di Junichiro Tanizaki nel suo Libro d'ombra che racchiude un po' anche il senso…
Il grande e controverso regista coreano è morto oggi alla non proprio tenera ma di certo neppure vegliarda età di 59 anni per complicanze da Covid-19.
Personalmente, tra i suoi film che ho visto…
Avvertenza: non ho la pretesa né la presunzione che questa possa essere una lista di sconsigli, perché ognuno ha le proprie idee e i propri gusti riguardo al cinema. Si tratta al contrario di una…
La ragazza del lago ha un aspetto piacevole ed il corpo sinuoso e filiforme di un essere acquatico. Nuota come un pesce, e con disinvoltura buca il pelo dell'acqua senza incresparne la superfice oleosa. L'acqua, anzi, le scivola addosso conferendole un aspetto spaventoso e solenne nel fioco chiarore della notte. La ragazza del lago non proferisce verbo ma l'atteggiamento di…
Di seguito i Film (ordinati per anno di uscita) visti nel mese di Gennaio.
Serie TV concluse:
- 3a That's 70 show;
- 1a Il Metodo Kominsky;
- 1a Escape at Dannemora.
L'isola è un film sud-coreano del 2000, scritto, diretto e montato da Kim Ki-duk; si tratta del quarto lungometraggio del regista e soprattutto primo film con il quale si fa consocere lontano dalla Corea: L'isola ha vinto il Corvo d'oro al Festival Internazionale del cinema fantatsico di Bruxelles.
Sinossi: in un lago coreano, molto lontano dal centro abitato, la…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
Il lessico visuale di Incani, dove il paesaggio testimonia il predominio sulla parola e viceversa il logos si fa puro scorcio di scenario, è uno squarcio impressionante ( la casta inceste natura, la…
“Ogni uomo è un’isola”, bisognerebbe banalmente dire, o forse è meglio non correre il rischio di banalizzare. Sta di fatto che le isole della baia coreana di questo film sono isole artificiali, casette su zattere con tanto di buco per i bisogni fisici, in cui uomini (a volte con donne) si isolano da una civiltà molto lontana e convivono con una natura fredda che li lascia alle loro…
Il film che ha "esportato" Kim Ki-Duk agli applausi europei,prima di allora era un emergente regista poco considerato in patria,un film foriero di svenimenti e malori durante la proiezione al Festival di Venezia del 2000.Prima di passare alla mia visuale "critica" sul film,voglio ribadire che prima di questo Festival di Venezia (metaforicamente la mia "vacanza estiva"),conoscevo Kim Ki-Duk di…
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Commenti (8) vedi tutti
“Ogni ferita lascia il posto ad una nuova pelle” (Kim Ki Duk).
leggi la recensione completa di claudio1959A costo di far storcere la bocca a molti, uno dei film meno riusciti di Kim. Restano ambientazione ed atmosfere, meravigliose, ma si va poco oltre. Troppi simbolismi sterili, sangue, violenza, sesso, mescolati a caso per destare lo spettatore che si fosse assopito.
commento di IlnickchenonceraSesso, violenza (anche su animali)…un pò di ami da pesca infilati nei "punti strategici"…mamma mia che capolavoro !
commento di Tex MurphyVivere un sogno seduti davantia allo schermo. lasciarsi trasportare in un mondo liquido di acqua, sangue, escrementi umani. non pensare e non dire nulla. liquido amniotico. musiche sempre al momento giusto. insomma, un bel film.
commento di MIWERSconcertante. 7 1/2
commento di kotrabVOTO : 6,5 Crudo, asciutto e silenzioso. Un bell'affresco abbastanza coinvolgente.
commento di supadanyStraordinariamento bello e dolente nella sua lentezza. Davvero una scoperta.
commento di florentia violaPur nella sua complessiva lentezza e' senz'altro un buon film.
commento di jeffwine