Regia di Len Wiseman vedi scheda film
Dal tramonto all’alba in un’altra dimensione. Quella dove solo le creature della notte amano, combattono, sopravvivono. Un “underworld” fumettistico e stilizzato, debitore di altre visioni (da Il corvo a Blade) ma in fondo originale, grazie soprattutto a Budapest che offre un contesto “stregato” senza bisogno di eccessive finzioni. Il film di Len Wiseman, basato su un soggetto “shakespeariano” di Kevin Grevioux, anche attore nei panni del gigantesco licantropo di colore, è una godibile rivisitazione di due miti vecchi come il cinema, e oltre: il vampiro e il lupo mannaro. Nulla di particolarmente nuovo sotto la luna (piena...); entertainment puro che però non eccede in effetti speciali (i salti temporali dei flashback e i make up sono addirittura démodé) e rende funzionale all’immagine la naturale decadenza dei luoghi. Certo un po’ più di coraggio in sede di scrittura non avrebbe guastato (per esempio rendendo più esplicita la storia d’amore e sesso tra vampira e licantropo...), e 90-100 minuti sarebbero bastati per esaurire l’argomento. La vampira Kate Beckinsale vestita come la Vedova Nera dei fumetti Marvel è una sorpresa: fragile, minuta e finalmente lontana dalle super eroine siliconate in stile Angelina Jolie.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta