Regia di Scott Derrickson vedi scheda film
Primo film della serie Hellraiser pensato e prodotto per il mercato home video. Le infernali creature richiamate dal cubo maledetto hanno un ruolo marginale (come poi accadrà nei seguiti), finendo per passare in secondo piano rispetto alla storia del protagonista. Buona la regia di Scott Derrickson, in seguito autore di The exorcism of Emily Rose.
Hellraiser V - Inferno (2000): locandina
Joseph Thorne (Craig Sheffer) ha un senso distorto della giustizia, nonostante dovrebbe invece darne il buon esempio. Poliziotto drogato, privo di etica e morale, pronto ad incastrare colpevoli falsificando le prove o a tradire occasionalmente la moglie frequentando prostitute. Sulla scena di un crimine, raccoglie il cubo maledetto, senza sapere a quali conseguenze il suo gesto lo potrà condurre. Dopo aver armeggiato con l'oggetto, attiva il meccanismo interno scatenando i Cenobiti che questa volta, anziché tormentare la vittima fisicamente, la conducono gradualmente a vivere un inferno personale, fatto di incubi persistenti e realtà terrificanti.
"La tua carne sta uccidendo il tuo spirito!" (Pinhead)
Inizia la fase apocrifa della serie, con protagonisti che solo marginalmente hanno a che fare con il mondo fantastico di Pinhead. I Cenobiti hanno infatti, da ora in poi (con eccezione del decimo capitolo), funzione similare a quella del classico "deux ex machina" nella tragedia greca. Hellraiser V è incentrato sulle vicende di un serial killer, che solo marginalmente andranno ad incrociarsi con il maledetto "Cubo" e i relativi Supplizianti. Si ripete l'immagine icona del film (il corpo della vittima incatenato e scarnificato da ganci), unico momento di vera continuità col passato. L'efficace regia, nella quale risalta il gusto visionario del regista (poi manifestato nella realizzazione del notevole The Exorcism of Emily Rose), predilige comunque un clima più razionale all'impianto dantesco dell'intera serie.
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