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Mario Schifano tutto

Regia di Luca Ronchi vedi scheda film

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La recensione su Mario Schifano tutto

di mm40
6 stelle

Un'ora e un quarto in compagnia di Mario Schifano, delle sue riprese amatoriali, di interviste a chi l'ha conosciuto da vicino, di dichiarazioni estemporanee dello stesso pittore sulla sua vita, i suoi stimoli, la sua idea di arte.

Nel 1998 se ne andava Mario Schifano, uno fra i principali esponenti della pittura italiana del Novecento, nonchè artista di spicco a livello internazionale per quanto concerne la corrente della Pop art. Il suo fidato collaboratore Luca Ronchi, negli anni successivi, visiona centinaia di ore di riprese amatoriali effettuate dallo stesso Schifano per ricavarne questo documentario, alimentato da materiale girato ad hoc con interviste a chi conosceva bene l'artista, dal critico Achille Bonito Oliva all'attrice Anita Pallenberg, dalla cantante Marianne Faithfull alla vedova Monica De Bei. Naturalmente il lavoro rimane dichiaratamente incompleto, per sua stessa ammissione incapace di cogliere tutte le sfumature della vita e delle opere di un genio creativo tanto scostante, a tratti capriccioso, in altri momenti disponibile e generoso, sempre e comunque imprevedibile. Dall'ascesa verso la fama nei primissimi anni Sessanta alla vita casalinga degli ultimi quindici anni, trascorsi a occuparsi del figlio Marco e della moglie; nel mezzo trionfi, collaborazioni e amicizie importanti (indimenticabile, nel filmato, l'incontro con un estasiato Moravia), riconoscimenti e - impossibile a tacersi - un'odissea nelle sostanze stupefacenti. Seppure parziale (di parte, ma non smaccatamente agiografico; e allo stesso tempo parziale nel senso di incompleto), Mario Schifano tutto è uno sguardo sul mondo dell'artista da un punto di vista favorevole, che permette innanzitutto di osservare il pittore alle prese con il proprio lavoro, nel momento creativo (sul quale non circolano molte immagini) e che non pretende, in maniera forzata, di dire l'ultima parola sull'argomento. Si dirà: e il titolo, allora? E' perfettamente in linea con il soggetto, senza ombra di dubbio. Presentato a Venezia nel 2002. 6/10.

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