La giovane dipendente di un grande magazzino viene coinvolta da uno dei suoi capi - che è stato abbandonato dalla moglie perché non in grado di darle un figlio - in un rapporto torbido e sadico: la frusta, la stupra, le insegna la presunta supremazia maschile a suon di violenze.
Note
«I film di Wakamatsu offrono ai loro spettatori un'esperienza che non ha equivalenti alla luce del sole. La voce del desiderio che echeggia nella notte» disse Nagisa Oshima. Wakamatsu, cineasta della modernitù giapponese, godardiano nel cuore, ma radicalmente ancorato alle contraddizioni della propria terra, gira un film ambiguo, secco, audace nella messa in scena dei corpi, lontano dal compiacimento dell'hard.
Visto qualche anno fa su Fuori orario, film ignobile che fa il paio con L'immoralità (1978) e Deep end (1970). Quando la pornografia viene spacciata per grande (?) cinema.
Il peccato originale è il desiderio di maternità. È la pretesa di divinizzare un evento naturale, che si manifesta attraverso comuni sostanze organiche e che dà avvio, per chi viene al mondo, a un percorso di tribolazione. Marukido rimpiange di essere nato, e per questo motivo odia le discendenti di Eva, che, abbandonandosi ad un primordiale istinto, concepiscono e… leggi tutto
Sedotta dal direttore del grande magazzino in cui lavora, una giovane e bella commessa viene condotta nell'appartamento privato di quest'ultimo e seviziata fino all'alba. Riuscirà a liberarsi a scapito del suo aguzzino.
Embrione (1966): Locandina
Cupo e sadico dramma dell'abbandono edipico, questo pinku eiga di K?ji Wakamatsu ne rappresenta la prima… leggi tutto
Sedotta dal direttore del grande magazzino in cui lavora, una giovane e bella commessa viene condotta nell'appartamento privato di quest'ultimo e seviziata fino all'alba. Riuscirà a liberarsi a scapito del suo aguzzino.
Embrione (1966): Locandina
Cupo e sadico dramma dell'abbandono edipico, questo pinku eiga di K?ji Wakamatsu ne rappresenta la prima…
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
Quanto può incidere sulla vita reale la cassa di risonanza cinematografica? Il miraggio fantastico del non convenzionale, dell'azzardo eccitante, dell'adrenalina sopra le righe? Il citrullo spirito d'emulazione?…
Il peccato originale è il desiderio di maternità. È la pretesa di divinizzare un evento naturale, che si manifesta attraverso comuni sostanze organiche e che dà avvio, per chi viene al mondo, a un percorso di tribolazione. Marukido rimpiange di essere nato, e per questo motivo odia le discendenti di Eva, che, abbandonandosi ad un primordiale istinto, concepiscono e…
Un uomo ossessionato dal momento della nascita - che probabilmente considera l'origine di tutte le sofferenze - abbandonato dalla moglie proprio per il rifiuto di darle un figlio, ma anche imbevuto della mentalità maschilista tipica del Giappone tradizionale, sequestra in un appartamento vuoto una giovane dipendente del grande magazzino di cui è direttore, per educarla, a suon di…
Il capolavoro di Nagisa Oshima, "L'impero dei sensi" a mio parere è uno straordinario Film erotico, ma anche drammatico,ma questo "Embrione" (Taiji ga mitsuryosuru toki)diretto da Koji Wakamatsuel 1966 ha anticipato il maestro Nagisa Oshima,che è di una violenza inaudita e un maschilismo ai vertici,praticamente un Film folle per l'epoca condito di un bianco e nero cupo e…
Il dirigente di un grande magazzino rinchiude una dipendente - somigliante all’ex moglie e alla madre defunte - in un appartamento deserto coinvolgendola in un rapporto morboso. Il sadismo misogino è qui espressione di virulento orrore per la vita e il masochismo, accolto come unica soluzione possibile, sostiene una dilaniante possibilità di sussistenza: ombre e pioggia…
"Perisca il giorno in cui nacqui! Perché non sono morto nell'utero? Perché non sono spirato appena uscito dal grembo?" (Giobbe, Sacra Bibbia). Titoli di testa sovraimpressi a feti. Stacco: pioggia e vento e due corpi che amoreggiano in auto immersi in una fotografia buia e cupa dalle tinte grigio-verdi. Ecco come Wakamatsu catapulta lo spettatore in un'atmosfera orrorifica in cui…
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Commenti (1) vedi tutti
Visto qualche anno fa su Fuori orario, film ignobile che fa il paio con L'immoralità (1978) e Deep end (1970). Quando la pornografia viene spacciata per grande (?) cinema.
commento di valeriemanifesta