Regia di Louis Feuillade vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE- FANTOMAS - PARTE V
La condanna all’ergastolo in Belgio priva l’ispettore Juve della soddisfazione e della certezza di eliminare alla radice la problematica costituita dall’inarrestabile bandito (in territorio francese infatti, e contrariamente a quanto accade oltreconfine, il lestofante, una volta catturato, sarebbe destinato alla pena capitale).
Per questo motivo il poliziotto architetta un elaborato piano d’azione volto a favorire la fuga del bandito, per consentirgli in seguito di acciuffarlo. Ma se il primo progetto riesce alla perfezione, l’ipotesi di riacciuffare Fantomas si rivela ben più complicata. Infatti nella sua fuga verso la Francia, su un treno, il bandito uccide un noto magistrato e ne acquisisce l’identità: con tutte le problematiche insite in questo devastante scambio di personalità.
Dopo oltre un anno trascorso a trasporre le malefatte di Fantomas dalle pagine dei romanzi allo schermo, Feuillade appare sempre più a suo agio nella regia, disinvolto nel rappresentare l’azione e una narrazione colma di episodi che si intersecano con abile destrezza e valido senso della narrazione.
Tanto che il film appare il migliore ed il più serrato della serie, con scene acrobatiche riprese in modo magistrale (l'arrampicata sul campanile su scala in bilico fino dentro la campana da parte dell'incauto ed ingenuo Fandor è magnifica) complice anche un accompagnamento musicale che, da un episodio all’altro, ci appartiene sempre di più fino ad appassionarci totalmente.
Peccato che la perdita di svariato materiale abbia costretto i montatori ad elaborare complesse strategie narrative in cui l’azione spesso è lasciata alla lettura – offerta direttamente al pubblico attraverso l’espediente di lettere o comunicati scritti a mano – in cui i fatti si desumono, senza poter essere rappresentati. Fino ad un finale, putroppo più spiegato che rappresentato. ma la colpa qui non è certo del regista e sceneggiatore.
Piuttosto le due guerre, i disordini economico politici trascorsi da quegli anni remoti sino ad oggi: tutte circostanze inevitabili che hanno causato questo grave danno ad un’opera – quella di Fantomas in generale – davvero eccezionale, capostipite del genere poliziesco e dela serialità televisiva che oggi va per la maggiore.
Onore e merito in capo ad un regista infaticabile, morto – si può dire – tra le fatiche del lavoro, nella tenacia di una carriera molto fitta di opere, molte delle quali purtroppo andate perdute, probabilmente per sempre.
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