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Fantômas - All'ombra della ghigliottina

Regia di Louis Feuillade vedi scheda film

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La recensione su Fantômas - All'ombra della ghigliottina

di tobanis
8 stelle

Ho trovato molto interessante e "moderno" questo film.

Ripeto quello che avevo detto per alcuni anni precedenti: anche nel 1913 vi fu un aumento del numero delle pellicole prodotte (per IMDB, da circa 8.700 a circa 9.700) ma anche in quell'anno non ci sono o non c'è il filmone di cui ancora oggi si parla. Mi riferisco solo al grande pubblico, è chiaro, perchè di film importanti ce ne sono più d'uno.

Tra questi, ho scelto il presente, in rappresentanza. Fantomas ora è "passato di moda", se si può dire, non è più sulla bocca di tutti, come capitava invece un secolo fa. Ebbero infatti molto successo sia i romanzi, che avevano cominciato ad uscire dal 1911, sia i film ispirati dagli stessi. Questo se non erro è il primo film della serie, composto da tre episodi, tra loro legati, per complessivi 54' minuti circa. Protagonista è questo Fantomas, un criminale, sicuramente, abile nei travestimenti, sveglio di ingegno, un po' galantuomo e un po' feccia della peggiore specie. Nel primo episodio rapina una nobile in un hotel parigino, nel secondo sequestra un tizio e se la fa con la di lui moglie, ma viene catturato, nel terzo e più lungo riesce a scampare dal patibolo, ma il merito è ben poco suo. Non ci fa insomma una grandissima figura, Fantomas, in questo primo film. Meglio si comporta il poliziotto che gli dà la caccia, l'abile Juvè,

Il film è sorprendente. Se infatti le riprese sono tutte a camera fissa e frontali (raramente l'operatore osa dei leggeri movimenti laterali), molto del resto si avvicina ai giorni nostri. Il montaggio è ottimo e per quanto possibile, "moderno"; la recitazione è molto valida, per nulla esagerata come era uso al tempo, ma anzi. Gli attori sono una sorpresa. Fantomas è il bel Renè Navarre, una sorta di primissimo divo del tempo, con uno sguardo che buca lo schermo; fenomenale poi Edmond Breon nella parte dell'ispettore, forse il vero protagonista del film. Le ambientazioni non badano a spese e sono molto realistiche.

Insomma una sorpresa e direi quasi un salto di qualità rispetto a molto altro del tempo. La locandina venne censurata, il pugnale impugnato è sparito.

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