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Week-end, un uomo e una donna dal sabato alla domenica

Regia di Jean-Luc Godard

Con Jean Yanne, Mireille Darc, Jean-Pierre Kalfon, Jean-Pierre Léaud Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch VEDI TUTTI (3)

Trama

Per Corinne e Roland, coniugi borghesi in crisi, un fine settimana in campagna si trasforma in un infinito incubo fatto di traffico, assalti terroristici del "Fronte di Liberazione della Seine-et-Oise" e cannibalismo. E la domenica sera, i due non saranno - letteralmente - più gli stessi...

Note

Nell'anno di _Due o tre cose che so di lei_ e _La cinese_, Godard dà continuità al periodo più politico del suo cinema girando questo apologo visionario e ferocemente antiborghese, vero e proprio "attacco frontale" alla società dei consumi e alle convenzioni della messa in scena. Celeberrimo il piano-sequenza di dieci minuti sull'ingorgo di auto incolonnate.

Commenti (5) vedi tutti

  • Cose da pazzi!

    commento di movieman
  • Godard documenta il suo reale disorientamento oppositivo rispetto alla politica di quegli anni ed è uno dei suoi film più cupi e pessimisti che non a caso termina con un carrello che invece di annunciare la consueta "Fine" annuncia profeticamente la "Fine del cinema" ed è anche l'ultina pellicola girata prima del maggio 1968.

    commento di (spopola) 1726792
  • Il potere dell'immagine contro l'immaginazione al potere.

    leggi la recensione completa di tafo
  • Il trionfo del piano-sequenza, il trionfo del surreale, il trionfo del cinema, il trionfo di Godard. "Questo film fa schifo… non ti sembrano tutti pazzi? Colpa tua che credi ancora a Godard…"

    commento di Zarathustra
  • 6

    commento di nico80
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

steno79 di steno79
8 stelle

"Weekend" è uno dei film più radicali, estremi del Godard anni Sessanta, che preannuncia la svolta sessantottina del regista realizzata poco dopo con le pellicole dirette insieme al collettivo Dziga Vertov. È ancora un film narrativo, ma condotto con un linguaggio come al solito destrutturato, visionario, ricco di aperture oniriche, di incontri con personaggi del passato che… leggi tutto

2 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

sasso67 di sasso67
6 stelle

Godard è un regista molto spesso da prendere a schiaffi e questo film non fa eccezione. Dà, come la maggior parte dei film del regista transalpino (al contrario di Truffaut del quale, per estremo contrasto, Godard era grande amico) una sensazione di supponenza e intellettualismo che fa davvero rabbia, ma allo stesso tempo affascina. Al contrario del Bandito delle 11 (1965), un film… leggi tutto

2 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

PrivateJoker84 di PrivateJoker84
3 stelle

Tra una gag e l'altra filmata in long-take e profondità di campo (brutte copie di Jacques Tati), Godard inserisce le solite farneticazioni sull'universo mondo (Vietnam, Congo, imperialismo, colonialismo, condizione della donna, capitalismo, sessismo, Mozart, i Beatles...), e un numero non indifferente di sequenze gore (maiali e volatili sgozzati dal vivo, macabri incidenti stradali). Solo… leggi tutto

2 recensioni negative

2022
2022

Recensione

steno79 di steno79
8 stelle

"Weekend" è uno dei film più radicali, estremi del Godard anni Sessanta, che preannuncia la svolta sessantottina del regista realizzata poco dopo con le pellicole dirette insieme al collettivo Dziga Vertov. È ancora un film narrativo, ma condotto con un linguaggio come al solito destrutturato, visionario, ricco di aperture oniriche, di incontri con personaggi del passato che…

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2020
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tafo di tafo
8 stelle

La frenesia del fine- settimana diventa l’obbligo di divertirsi. Il tempo libero da passare nello spazio di un automobile nella necessità di spostarsi per assecondare l’euforia collettiva che si autogiustifica. La violenza dietro ogni curva per descrivere la società spettacolare che ci occupa la vita anche fuori dal lavoro quotidiano che ci costringe a faticare anche…

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Titolazione invadente, trama vacua, quotidianità grottesca, costanti e caotici riferimenti concettuali che appesantiscono la visione, già di per sè non particolarmente scorrevole: è Godard.

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carlos brigante di carlos brigante
6 stelle

Interessante, deciso e stravagante film sulla siocietà contemporanea e sul cinema stesso. Ci sono delle trovate sintattiche e tecniche davvero stupefacenti e che non possono far rimanere lo spettatore indifferente. Purtroppo alla lunga, soprattutto nella seconda parte, risulta un pò troppo stiracchiato e "sgangherato". Fenomenale la sequenza dell'incidente stradale: DA CINETECA!!!; così come…

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2005
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sasso67 di sasso67
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Godard è un regista molto spesso da prendere a schiaffi e questo film non fa eccezione. Dà, come la maggior parte dei film del regista transalpino (al contrario di Truffaut del quale, per estremo contrasto, Godard era grande amico) una sensazione di supponenza e intellettualismo che fa davvero rabbia, ma allo stesso tempo affascina. Al contrario del Bandito delle 11 (1965), un film…

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