Regia di Jean Genet vedi scheda film
Unico film diretto dallo scrittore maledetto Jean Genet, "Un chant d'amour" é un'esperienza cinematografica decisamente singolare. É un cortometraggio di 25 minuti che parla della forza del desiderio, in questo caso omosessuale, nello spezzare le catene imposte da una società repressiva e bigotta, e non a caso é ambientato in carcere. È un film che avrà una grande influenza su tutto il cinema gay successivo, da Fassbinder a Jarman ad Almodovar, e che rivisto oggi, nonostante la presenza di immagini esplicite e ancora molto forti nella materializzazione del desiderio dei carcerati, per quanto tenute volutamente su un registro surreale, conserva una sua suggestiva capacità di coinvolgere lo spettatore libero da pregiudizi ideologici di sorta. Il rischio di cadere nella provocazione gratuita é presente ad ogni immagine, dato il contesto e la natura dell'operazione che alcuni bolleranno ovviamente come pornografica, ma personalmente credo che Genet sia riuscito ad aggirarlo con intelligenza dando il massimo risalto alle immagini e rinunciando completamente alla parola, che in questo caso non avrebbe aggiunto molto. La copia più facilmente reperibile é accompagnata da una colonna sonora della Alloy Orchestra che aggiunge un appropriato commento musicale, efficacemente integrato alle immagini. Nelle ultime edizioni del Dizionario Mereghetti questo "Canto d'amore" di Genet si prende quattro stelle su quattro, che é un'onore probabilmente eccessivo, ma resta un'opera che pur nel suo voluto decadentismo e maledettismo di fondo riesce ad operare una denuncia molto forte, apre la strada ad un genere importante della cinematografia contemporanea e si pone come documento di liberazione e di rivendicazione della libertà di amare in qualsiasi forma, molto in anticipo sui tempi.
Voto 8/10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta