Regia di John Boorman vedi scheda film
Anal natrach utvas betod dot chiel dienve ed in un attimo ci si ritrova catapultati nel meraviglioso mondo di Artù e Mago Merlino, ma solo se si possiede ancora la capacità di sognare
La leggenda di Re Artù rivive attraverso un film energico ed affascinante, in cui religione e magia, misticismo e storia si compenetrano a formare un universo meraviglioso in cui uomini disposti all'estremo sacrificio lottano per una suprema speranza. E' il tempo del coraggio, del rispetto, dell'amore e pertanto dei loro contrari, sentimenti duplici che alternano il loro dominio sul "fare", una magia potente quanto pericolosa. I cavalieri della tavola rotonda, con le loro spade e le loro luccicanti armature, ammaliano lo spettatore come un incatesimo di Morgana, intensificato da una colonna sonora incredibilmente suggestiva. La galoppata spinta dai Carmina Burana rimarrà per sempre un potentissimo esempio di cinematografia evocativa. Un avventura in cui vale la pena perdersi se si ha ancora la fantasia per farsi trasportare nelle favole, ma purtroppo non colpirà chi l'ha persa. Un film che sarà "un sogno per alcuni, un incubo per altri!". Magico.
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