Regia di Tinto Brass vedi scheda film
Eccessivo: ecco l'aggettivo che meglio descrive il Caligola di Tinto Brass...ma siamo sicuri che sia veramente di Tinto Brass? Dentro a questo ridondante peplum all'italiana vi si può trovare l'impronta di tantissime persone: lo sceneggiatore Gore Vidal, il Tinto nazionale che funge da mero esecutore delle riprese (degradato a questo semplice ruolo dopo la lite con il produttore del film e successivo allontanamento dal set), il produttore Bob Guccione (direttore della rivista Penthouse), il montatore Nino Baragli, l'autore della colonna sonora Paul Clemente e l'eccellente scenografo Danilo Donati. Uscito e sequestrato nel 1979, ridistribuito e riconfiscato nel 1984 sotto il nome di "Io, Caligola", è sicuramente uno dei film più controversi, famigerati e censurati della storia del cinema, un pasticcio di erotismo e violenza misto alla ricostruzione storica del periodo e a scene di puro gore, con scenografie e musiche stupende, un comparto costumi ricchissimo e un cast internazionale di attori inglesi e nostrani. E forse, in questo bordello di immagini coloratissime e di macabra apparenza, sono proprio gli attori a dare l'impronta decisiva a un film altrimenti senza padrone, una bestia stupefacente ma selvaggia, in cui il gusto per la provocazione si fonde con la critica a tutte le forme di potere e a chi lo detiene. Straordinario McDowell nella parte del folle imperatore, ma il resto del cast non è da meno: Teresa Ann Savoy è brava nel ruolo della sorella Drusilla, Helen Mirren mostra tutto il suo talento nella parte della dissoluta Cesonia, la parte italiana del cast è superlativa, con un'ottima Adriana Asti, e fa sempre piacere vedere all'opera due mostri sacri come Peter O'Toole e John Gielgud. Un film da vedere assolutamente, che, nel bene e nel male, ha scritto una pagina del cinema a livello mondiale.
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