Regia di Jerry Lewis vedi scheda film
Terza regia per Jerry Lewis,"Il mattatore di Hollywood" è una parodia sul mondo del cinema,in cui il protagonista e regista,è un attacchino che viene "segretamente" incaricato da alcuni produttori di raccogliere informazioni sui set per cogliere nuove idee su prossimi progettu da mettere in cantiere.Imbranato e dedito,più che altro,a portare il caos ove si muova,il giovanotto arriva e produce confusione,riduce a uno scempio il doppiaggio di un musical,fa scoppiare un idrante dalla capacità infinita,getta in terra con effetto-domino delle armature probabilmente non vuote,e via catastrofando.Lewis è sempre stato consapevole dell'effetto comico di chi arriva in un ambiente e sovverte l'Ordine,e qui si mette in burla l'apparato pomposo e più industriale della "Macchina dei Sogni",con sberleffi ai vari studios,cambiando magari i nomi.Qua diverte,a corrente un pò alternata,con intuizioni felici e passaggi un pò più loffi,sempre,comunque,marcando fortemente le sequenze e le gags.Ormai sganciato dallo schema del comico con la spalla,dopo l'addio di Dean Martin,Jerry si addossa il peso dell'intera storia,come nei titoli a venire,e guadagna punti,pur con una vistosamente più macchinosa organizzazione delle scene brillanti.Tuttavia,un cinema leggero e non caustico come ci si sarebbe auspicato,pronto a ridere di se stesso,ma senza mettersi in ridicolo.
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