Preoccupato dalla ricorrenza di alcune spese inspiegabili e folli, il direttore degli studios Paramutual incarica l'attacchino Morty S. Tashman, giovane appassionato di cinema che ha appena assunto, per spiare e riferire ciò che avviene sui set. Saranno guai a raffica ovunque si palesi.
Note
Ventiseiesimo film di Jerry Lewis (ormai senza Martin) e sua terza regia. In questo ideale seguito di _Hollywood o morte_ (e precursore antelitteram di _Hollywood Party_: Lewis come Sellers), il comico spinge ulteriormente sul pedale del metacinema, fra nonsense e frecciate al mito hollywoodiano. Astratto, surreale, irresistibile.
the errand boy è il fattorino, niente a che vedere col mattatore di hollywood se non metacinematograficamente parlando, ma qui è un pò anticipare il senso del film. capire un film come questo è vederlo anni dopo le visioni infantili e giovanili, per me ovviamente. una voce over ci accompagna nei meandri della mecca del cinema, salvo dirci che proprio tutto non… leggi tutto
Terza regia per Jerry Lewis,"Il mattatore di Hollywood" è una parodia sul mondo del cinema,in cui il protagonista e regista,è un attacchino che viene "segretamente" incaricato da alcuni produttori di raccogliere informazioni sui set per cogliere nuove idee su prossimi progettu da mettere in cantiere.Imbranato e dedito,più che altro,a portare il caos ove si muova,il… leggi tutto
CATASTROFI INNATURALI
La situazione è collaudata; un imbranato in bilico tra purezza serafica e idiozia, mette a soqquadro un' istituzione scoprendone gli altarini. Nel mirino questa volta c’è Hollywood che J. Lewis certo conosce bene. Malgrado ciò il film non ingrana mai; si ride poco, il pretesto sul quale dovrebbero reggersi le gag è troppo fragile e invece… leggi tutto
"The Errand Boy-Il Mattatore di Hollywood" diretto nel 1961 da Jerry Lewis, devo dire che è un gioiellino. La storia si svolge a Hollywood, e racconta che il Direttore dello studios Paramutual è preoccupato dalla ricorrenza di alcune spese inspiegabili e folli,e allora pensa a uno che deve spiare i lavori sui set e senza che nessuno lo conosce e non chieda nulla e…
the errand boy è il fattorino, niente a che vedere col mattatore di hollywood se non metacinematograficamente parlando, ma qui è un pò anticipare il senso del film. capire un film come questo è vederlo anni dopo le visioni infantili e giovanili, per me ovviamente. una voce over ci accompagna nei meandri della mecca del cinema, salvo dirci che proprio tutto non…
Terza regia per Jerry Lewis,"Il mattatore di Hollywood" è una parodia sul mondo del cinema,in cui il protagonista e regista,è un attacchino che viene "segretamente" incaricato da alcuni produttori di raccogliere informazioni sui set per cogliere nuove idee su prossimi progettu da mettere in cantiere.Imbranato e dedito,più che altro,a portare il caos ove si muova,il…
Lewis lo dobbiamo affrontare con uno sguardo limpido e discreto perché si riesca ad entrar in sintonia con il suo umorismo, ma anche con la sua carica ironica e cinica di osservazione, che spesso viene malamente ricordata dallo spettatore, che si lascia prendere dall’aspetto più esteriore della comicità mimica, che spesso sembra fine a sé stessa. Il…
Una gag dietro l'altra in un nonsense senza speranze. La trama è talmente esile da non poter far durare il film nemmeno 10 minuti. Eppure... Eppure Lewis è il regista comico più intrigante e sperimentale del cinema americano. Eppure Lewis è l'attore comico più geniale ancora oggi vivente sulla terra. Questo film fa parte di un piano diabolico per…
Cinema cannibale, che si nutre di se stesso. Cinema che racconta il cinema, che mostra il cinema, che mostra il farsi del cinema. Storie contenute dentro a storie che parlano di storie che si riferiscono a storie....…
Discreto film, che provoca diversi sorrisi e qualche risata. La critica al mondo di Hollywood c'è, ma non è troppo corrosiva, tanto che il finale conferma gli intenti non negativi. Jerry Lewis è spiritoso, anche se forse il film manca di un po' di vitalità interna. Le gag sono discrete, ma non di più. Una scena dove ho riso di gusto è però quella…
CATASTROFI INNATURALI
La situazione è collaudata; un imbranato in bilico tra purezza serafica e idiozia, mette a soqquadro un' istituzione scoprendone gli altarini. Nel mirino questa volta c’è Hollywood che J. Lewis certo conosce bene. Malgrado ciò il film non ingrana mai; si ride poco, il pretesto sul quale dovrebbero reggersi le gag è troppo fragile e invece…
E' impossibile raccontarne la trama, perché è solo un accumulo infinito, strepitoso e frenetico di gag una dietro l'altra; alcune buone, altre discrete, qualcun'altra addirittura geniale. Jerry Lewis regista dimostra di avere lo stesso talento straordinario di Jerry Lewis attore; sa utilizzare sé stesso ed ha un'inventiva degna dei grandi maestri del muto.
grande grande jerry, qui un po sotto la media, ma di sicuro poco compreso e ingiustamente dimenticato....
non si può capire l'america sensa capire jerry.
un film esilarante dall'inizio alla fine,jerry qui e'in gran forma,gag a ritmo vertiginoso,molte azzecate,quando dei bambini vogliono delle caramelle e lui si arrampica negli scaffali,la scena nell'ascensore con lo scoppio finale di una signora che masticava cheniwgum,e'la scena dello champagne che innaffia la troupe di un film,da vedere-
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Commenti (2) vedi tutti
Un accumulo infinito, strepitoso e frenetico di gag una dietro l'altra.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUno strazio,di positivo quando ha a che fare con i burattini.
commento di wang yu