Regia di Karel Reisz vedi scheda film
Una donna equivoca ingaggia un detective per dimostrare che un ragazzo è stato condannato ingiustamente per l’omicidio dello zio. Si capisce subito che nasconde qualcosa e che è un’abilissima manipolatrice: la verità si fa strada un po’ per volta fra menzogne, depistaggi e (troppi) colpi di scena. Curioso esemplare di post noir, in cui un protagonista simil Marlowe ha a che fare con una dark lady dei poveri. Il vero colpevole viene svelato quasi subito (cosicché il titolo italiano suona un po’ incongruo), tanto per chiarire che l’intreccio è l’ultima preoccupazione dello sceneggiatore. La soluzione del caso si collega agli intrallazzi di poliziotti e politicanti corrotti, ma la denuncia scade nel banale. Il personaggio migliore è quello della Winger: quando, nell’ultima scena, la sentiamo pronunciare la frase del titolo originale (“Tutti vincono”), non possiamo fare a meno di apprezzarne l’ironia.
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