I due figli di una vedova si scoprono fratellastri, il che complica non poco la loro relazione...
Note
La versione conosciuta del trentunesimo film di Ozu - ancora muto - è incompleta: sono infatti andati perduti sia il prologo (la morte del padre in ufficio) che l'epilogo (la riconciliazione finale con la madre).
Uno struggente racconto sulla difficoltà di essere madre, e di essere figlio. Entrambi i ruoli hanno bisogno di una definizione, che nessuno è in grado di dare. Il problema si colloca sulla sottile linea di separazione tra il generare e l’allevare, tra l’amore come istinto e l’amore come impegno. Chieko ha partorito Kosaku, ma ha adottato Sadao, che suo marito aveva avuto dalla defunta… leggi tutto
Una brava madre deve fare i conti con i due figli, che da adolescenti scoprono di essere fratellastri e che accusano la madre di aver favoreggiato l'altro. Di certo non tra i migliori film di Ozu: molto ripetitivo negli avvenimenti e troppo melenso per rappresentare oggettivamente una situazione drammatica familiare in modo ottimo. L'argomento e il messaggio (la madre che si sacrificherebbe per… leggi tutto
Una brava madre deve fare i conti con i due figli, che da adolescenti scoprono di essere fratellastri e che accusano la madre di aver favoreggiato l'altro. Di certo non tra i migliori film di Ozu: molto ripetitivo negli avvenimenti e troppo melenso per rappresentare oggettivamente una situazione drammatica familiare in modo ottimo. L'argomento e il messaggio (la madre che si sacrificherebbe per…
Uno struggente racconto sulla difficoltà di essere madre, e di essere figlio. Entrambi i ruoli hanno bisogno di una definizione, che nessuno è in grado di dare. Il problema si colloca sulla sottile linea di separazione tra il generare e l’allevare, tra l’amore come istinto e l’amore come impegno. Chieko ha partorito Kosaku, ma ha adottato Sadao, che suo marito aveva avuto dalla defunta…
Il titolo non necessita davvero di molte spiegazioni. Il legame tra i fratelli è archetipico (pensate a Caino ed Abele ;-) e il cinema ci si è soffermato un'infinita di volte. Ci arrischiamo quindi in questo mare…
La ragazza madre, sedotta e abbandonata, o magari peggio stuprata. La donna che cresce i suoi figli in solitudine. Con fatica, spesso con coraggio, a volte con rassegnazione. Ma quasi sempre con amore. Quante pellicole…
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Commenti (1) vedi tutti
Non ne ricordo nulla di eccezionale e mi pare troppo melodrammatico e poco interessante.
commento di luisasalvi