Regia di Mariano Laurenti vedi scheda film
Parodia girata a tambur battente per sfruttare il successo del blockbuster coppoliano. La trama ricalca a grandi linee l’episodio siciliano del “Padrino”, ma ha poche frecce al suo arco: perfino Franco Franchi sembra qui recitare in vesti dimesse, con poca verve. Molte scene sembrano essere state inserite con il solo scopo di spingere il film alla durata canonica. L’unica sequenza davvero riuscita è quella della testa mozzata del cavallo: per convincere un dirigente della RAI ad ammettere a Canzonissima un cantante melodico napoletano, il boss della mafia fa decapitare il cavallo di Corso Mazzini. Per il resto, il film è ampiamente dimenticabile.
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