Han-ki, boss del quartiere a luci rosse di Seul, coltiva un'insana passione per Sun-hwa studentessa delle scuole superiori. Dopo aver tentato un approccio e aver ricevuto un netto rifiuto, Han-ki costringe la ragazza a baciarlo. Ormai ossessionato dalla giovane comincia a ricattarla con l'intenzione di farla lavorare per lui e arriva a tenerla prigioniera in una stanza per spiarla. Fino a quando Sun-hwa decide di cedere e...
Note
Kim Ki-duk analizza con la consueta crudeltà il rapporto di vittima e carnefice che si instaura tra Han-ki e la dolce Sun-hwa. Nel film sono presenti tutti i temi del cinema del regista sudcoreano. Presentato alla Berlinale del 2002.
Il maestro Kim Ki-duk deposita strati e strati di commovente poesia su un tessuto che propaga violenza da ogni parte di sé, regalandoci nello stesso anno di "Address Unknown" un'altra perla tra le perle.
Il boss di un quartierino si invaghisce di una studentessa, fa in modo di costringerla a vendersi nel suo bordello e passa il tempo ad osservarla da una stanza nascosta. Grande tecnica al servizio di una storia non del tutto convincente, un elogio al dramma umano più che un ritratto reale.
uno dei migliori film di Kim, di ritmo lento e ipnotico, ma accattivante. la consueta spietatezza non travalica nel "gore" di alcune sue recenti pellicole. il personaggio maschile è piuttosto controverso, ma pieno di fascino.
ottima la scelta, per certi versi decontestualizzante, del brano di Etta Scollo cantato in italiano. finale spiazzante.
Mi ha deluso e annoiato. L'ho trovato poco rigoroso soprattutto a livello stilistico (niente a che vedere con la fertile ricerca formale del bellissimo Ferro-3), prolisso a livello narrativo, irrisolto a livello tematico.
Cos'è l'amore? Istinto, desiderio, possesso?
A chi spetta giudicare le vie della sua rivelazione, ingabbiarne la manifestazione in uno schema preciso, accompagnarne il decorso lungo binari che conducono, senza strappi, alla meta? Taluno è tentato di porre paletti, decodificare i ruoli della passione ed imporre il proprio modello come esempio da seguire. Altri, a… leggi tutto
In una scena del film viene scoperta una telecamera nascosta che filma gli incontri in un bordello; i due responsabili si giustificano dicendo che il padre di uno di loro è malato di cancro e loro hanno bisogno di denaro per farlo curare. Sarà autobiografico? Chissà quanti parenti terminali ha Kim Ki-duk per girare i suoi film guardoni. A me questo pare il peggiore. Di… leggi tutto
Cos'è l'amore? Istinto, desiderio, possesso?
A chi spetta giudicare le vie della sua rivelazione, ingabbiarne la manifestazione in uno schema preciso, accompagnarne il decorso lungo binari che conducono, senza strappi, alla meta? Taluno è tentato di porre paletti, decodificare i ruoli della passione ed imporre il proprio modello come esempio da seguire. Altri, a…
FLORENCE KOREA FILM FEST 2021-OMAGGIO A KIM KI-DUK
Un arrogante quanto piacente boss del più noto quartiere a luci rosse di Seul, Han-ki, incontra per caso una coppia di innamorati intenta a scambiarsi atteggiamenti affettuosi. Colpito dalla tenerezza che li unisce, e così distante nel suo mondo di violenze e compromessi in cui egli si discrica con eccezionale abilità,…
Il grande e controverso regista coreano è morto oggi alla non proprio tenera ma di certo neppure vegliarda età di 59 anni per complicanze da Covid-19.
Personalmente, tra i suoi film che ho visto…
Un uomo e una donna divisi da una panchina, ma uniti da uno specchio.
Il tempo - che scopriremo essere circolare e non lineare - quale ulteriore prigione in cui due corpi e due spiriti sono designati a qualcosa.
Un qualcosa di profondo e doloroso.
Profondo e doloroso come il martirio di un fiore destinato a riempire una corteccia con forma di corpo umano.
Un fiore che era diverso da tutti gli…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
Un teppista a capo di una banda di papponi si invaghisce di una studentessa e la bacia contro la sua volontà, lei risponderà sputandogli in faccia. Da quel momento inizierà la sua odissea all'interno del bordello gestito dal protagonista e dai suoi due gregari. I protagonisti sono ottimi, la storia non funziona perché non vi è molto senso, né…
Quando il simbolo non è ancora allegoria. La scoperta del sentimento passa attraverso la catarsi artistica (cinematografica e non), e affronta un reale in cui non riesce a germinare più alcun ideale. Non è una forzatura pensare che tutti i primi film di Kim passino attraverso questo percorso verso la vera civilizzazione (che coincide non con la ragione, ma con la capacità di commuoversi),…
Il "coccodrillo" dell'esordio di Kim Ki Duk è tornato,resuscitato nelle vesti di magnaccia sui marciapiedi del "red light" di Seoul.Han Ki è la pura rappresentazione iconografica dell' 'UOMO' di Kim Ki Duk,un automa vivente,uno zombie lacerato nell'animo,chiuso nel mutismo doloroso di uno sfregio sul collo.Prima di FERRO 3 il regista analizza il tema dell'amore in modo doloroso,espletato in un…
Bad Guy è un film di vetri. Non di vetro, di vetri. Finestre, finestre frantumate a pugni, vetrine, ragazze in vetrina, specchi, specchi trasparenti, perfino specchi d'acqua, frammenti di vetro perfino usati come arma invisibile e terribile. Il vetro può essere una barriera subdola e difficilmente superabile, perché spesso ci si va a sbattere, senza accorgersi che esiste. E…
Niente eufemismi pietosi. Per identificare la professione più antica del mondo - quella che forse vanta anche il maggior numero di appellativi (volgari e non) - meglio andare dritti. Lo ha fatto Ken Russel, non…
Le donne di Kim Ki-duk sono come fiori recisi: strappate alle loro radici, conquistate con violenza, ed infine rassegnate a fare da passivo ornamento negli spazi di uomini condannati alla solitudine. La giovanissima Sun-hwa, tipica adolescente acqua e sapone, è come una rosa dalla pallida freschezza, ridotta a fare da coccarda in un festone, vestita di colori fluorescenti ed illuminata…
In una scena del film viene scoperta una telecamera nascosta che filma gli incontri in un bordello; i due responsabili si giustificano dicendo che il padre di uno di loro è malato di cancro e loro hanno bisogno di denaro per farlo curare. Sarà autobiografico? Chissà quanti parenti terminali ha Kim Ki-duk per girare i suoi film guardoni. A me questo pare il peggiore. Di…
Il pittore statunitense Edward Hopper è noto soprattutto per la sua attenzione verso la solitudine come condizione esistenziale dell'America contemporanea. Immagini urbane o contadine accomunate da una straniante…
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Commenti (7) vedi tutti
Il maestro Kim Ki-duk deposita strati e strati di commovente poesia su un tessuto che propaga violenza da ogni parte di sé, regalandoci nello stesso anno di "Address Unknown" un'altra perla tra le perle.
leggi la recensione completa di _Kim_Il boss di un quartierino si invaghisce di una studentessa, fa in modo di costringerla a vendersi nel suo bordello e passa il tempo ad osservarla da una stanza nascosta. Grande tecnica al servizio di una storia non del tutto convincente, un elogio al dramma umano più che un ritratto reale.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloPoco intellegibile ed amara metafora dell'empietà umana. Intensi i protagonisti.
commento di Stefano Luno dei migliori film di Kim, di ritmo lento e ipnotico, ma accattivante. la consueta spietatezza non travalica nel "gore" di alcune sue recenti pellicole. il personaggio maschile è piuttosto controverso, ma pieno di fascino. ottima la scelta, per certi versi decontestualizzante, del brano di Etta Scollo cantato in italiano. finale spiazzante.
commento di giovenostaMi ha deluso e annoiato. L'ho trovato poco rigoroso soprattutto a livello stilistico (niente a che vedere con la fertile ricerca formale del bellissimo Ferro-3), prolisso a livello narrativo, irrisolto a livello tematico.
commento di ed woodSospeso tra melodramma ed "horror" dell'anima,il film e' spietato,freddo,cinico mai speranzoso.Colpisce ma irrita.
commento di rosarioE' un grande film fatto con poco. Apparentemente senza ritmo, cattura l'attenzione dello spettatore e non la molla più.
commento di Begemotik