Regia di Edward Zwick vedi scheda film
Ricostruzione storica, come sempre romanzata, di uno dei periodi di svolta della storia del Giappone moderno, il film di Zwick intrattiene, fa riflettere ed emoziona. Perchè ci mostra la scomparsa di un'era, quella dei samurai, guerrieri devoti all'imperatore, e più in generale alla difesa del loro paese, che sono disposti a sacrificare la loro intera esistenza al servizio della spada, esercitandosi giorno dopo giorno per raggiungere la perfezione.
Il Giappone di fine Ottocento, però, è diviso tra le antiche e nobili tradizioni e le allettanti promesse di gloria della modernità, rappresentata soprattutto dalle potenti e distruttive armi da fuoco.
Tutto il film insiste su questo contrasto, occidente oriente, in modo forse un pò superficiale ma di forte impatto, e lo fa mettendo a confronto il Samurai con il Capitano americano che ha combatutto gli Indiani. Un confronto interessante e ottimamente reso dai due attori protagonisti, Ken Watanabe, nominato all' Oscar, e un altrettanto bravo Tom Cruise, qui anche produttore.
Momenti riflessivi si alternano dunque a grandi scontri ed epici duelli, tra scenografie che sembrano affreschi, musiche coinvolgenti e dialoghi efficaci e memorabili.
Un buon prodotto di intrattenimento non privo di sostanza.
Gestisce con disinvoltura scontri fisici e verbali.
Ben calato nella parte, convincente.
Imponente interpretazione.
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