Regia di Dario Argento vedi scheda film
'Il cartaio' è un incubo cinematografico, che fonde il thriller al poliziesco, senza uno straccio di sceneggiatura, imperniato su un'unica idea, malamente sviluppata, e diretto svogliatamente da un Dario Argento in apnea creativa e alla mercé di attori di un certo valore nel panorama del nostro cinema ma che qui, in balia di 'eventi' che non accadono, danno il peggio di loro stessi.
Si respira un'aria stantia nelle scene ambientate al Commissariato di Polizia, poiché paiono estrapolate da una qualunque brutta fiction che va per la maggiore nei palinsesti tv, mentre le scene tipiche argentiane - tolta una verso il finale ambientata in una villa in zona Gianicolo a Roma, conclusa in manierta degna dell'Argento dei bei tempi che furono - sono ciò che di più lontano possa esserci da concetti come pathos e tensione.
Le partite di videopoker tra il cartaio e la Poliziotta Anna Mari (Stafania Rocca), coadiuvata dall'esagitato Remo interpretato in maniera pedestre da Silvio Muccino - il peggiore di tutto il cast - sprigionano un concentrato di emozioni pari alle serie finali ai rigori di un torneo amichevole di calcio estivo.
Voto: 4,5.
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