Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
La fiaba di Carlo Lorenzini, alias Collodi, la conoscono in molti. il romanzo fantasy per ragazzi del celebre burattino dal naso lungo tradotto in più di 260 lingue, fonte di ispirazione per una moltitudine incalcolabile di versioni audio visive quali film, cartoni animati e quant'altro è, oggettivamente, la favola italiana più conosciuta al mondo. La versione che preferisco io è la mini serie TV del '72' di Luigi Comencini. E la motivazione, tenuta unita indissolubilmente al ricordo d'infanzia immanente al senno e all'immaginazione lo conferma.. Sono proprio loro, i fantastici alibi traslatori in mondi lontani fatti di sogni di materia, ricordi di meraviglia e fascinazione a rendere l'anima alla spensieratezza fanciullesca. Quando stanziono in questi luoghi sempre più lontani e bizzarri ma assolutamente meravigliosi; il "puro giudizio" viene sempre più offuscato dai non meno importanti gusti personali. E chi se ne frega perbacco! Comencini ci sa fare.. e anche se la mini serie ad oggi può apparire agli occhi dei più giovani, una completa "arretratezza" nella forma e nel contenuto, l'ottica giusta fa notare al contrario, che i due aggettivi più importanti vanno dimensionandosi all'unisono con le fantastiche parabole di fine ottocento dello scrittore fiorentino. Il plot resta del tutto superfluo da raccontare, è sufficiente descrivere solo i personaggi principali che hanno reso celebre questo adattamento cinematografico, a partire da un credibile Pinocchio interpretato dal giovanissimo Andrea Balestri. Le attitudini di recitazione erano piuttosto scolastiche, molto "regionali" ed esordienti. Comencini evidentemente abilissimo nel plasmare il personaggio teatrale del piccolo attore improvvisato, riesce nell'impresa di catturare nell'obiettivo un ottimo interprete discolo. Un Geppetto assolutamente superlativo invece quello del grande Nino Manfredi, che recita alla perfezione in dialetto toscano, inpersonificato nel povero falegname vedovo. Scelta praticamente perfetta da parte del regista che ha saputo vederci chiaro anche nello scegliere un valido cast. Ottime interpretazione per Franco Franchi e Ciccio Ingrassia nei rispettivi ruoli del Gatto e la Volpe. Molto convincente infine la Lollobrigida nei panni di una bellissima fatina. Le ambientazioni esterne inoltre sono state scelte con cura, restituendo quella magia un po' malinconica tipica del racconto di Lorenzini. La Colonna sonora anche se iconica, quanto un poco disturbante risulta ripetitiva, ma rimane comunque un difetto trascurabile.
Uno dei più grandi fantasy questo del regista lombardo, capace ancora oggi di trasportare grandi e piccoli nel fantastico mondo delle fiabe senza tempo. Quel mondo desiderato dove albergano le nostre umane passioni. Consiglio vivamente la versione integrale.
7/10
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