Regia di Joseph L. Mankiewicz vedi scheda film
Grande film di Mankiewicz, interpretazione sublime della leggendaria Bette Davis
Eva Harrington,è una donna dimessa ,di bassa estrazione sociale,che riesce,attraverso Karen Lloyd, moglie d'un celebre commediografo, ad entrare nelle grazie di Margo Channing,la leggendaria Bette Davis,una matura, ma ancora affascinante,diva di Broadway, irascibile e capricciosa, che nasconde la sua fragilità e la paura d'invecchiare, dietro una maschera di arrogante snobbismo.Eva si presenta, come una fervida ammiratrice, timida e servizievole e spacciandosi per la vedova d'un caduto,riuscirà a guadagnare la sua fiducia. Margo decide infatti ,di assumerla come sua assistente personale.Eva,diventerà una collaboratrice preziosa e un'intima confidente,ma ben presto tirerà fuori la sua vera indole,rivelandosi per quello che è,una donna cinica e spietata,molto ambiziosa e arrivista senza scrupoli, disposta a tutto il lecito e l'illecito, pur di agguantare il sospirato successo.Così Eva,peraltro artisticamente dotata,approfittando di una momentanea indisponibilità di Margo,che è sempre più isolata e isterica,riuscirà a strapparle la parte e poi il posto ,avvalendosi della complicità del critico teatrale Addison Dewitt, ormai completamente stregato dal suo talento,ma sarà ripagata poi, con la stesssa moneta.
Il regista,con tocco geniale, adoperò un sofisticatissimo e raffinato meccanismo narrativo, costruito su un sistema di sette flashback, adottando di volta in volta,il punto di vista, di tre differenti narratori che, durante una cerimonia di premiazione, rievocavano a turno le vicende che ruotano attorno ad Eva.
Un atto d’accusa,duro e caustico,nei confronti del divismo arrivista,tipico dello star-system,portato avanti però con tratto e spirito leggero e con dialoghi brillanti,al servizio di un film gradevole e intrigante.
Incetta di premi meritatissimi per tutti e su tutti la divina Bette Davis, che ancora una volta dimostrò di essere un'artista unica,una vera grande "diva"
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