Regia di Joseph L. Mankiewicz vedi scheda film
VOTO 9 INCONTENIBILE Ritratto freddissimo e senza speranza delle illusioni, delle nefandezze che caratterizzano il mondo del teatro (che non è altro che lo specchio della vita). M. non nasconde il suo pessimismo ed il finale è magistralmente di una cattiveria, ma anche di una rassegnazione che lasciano il segno. Le attrici e gli attori sono bravissimi (grande la Davis!) in parti praticamente autobiografiche, ma in generale i caratteristi danno al film quella dimensione eccelsa propria dei cult. Il mondo raffigurato del regista è incontenibilmente dominato dal cinismo, dall'arrivismo e dall'incomunicabilità; il rispetto, l'amicizia, l'amore non contano nulla, il successo è Tutto, come ribadisce l'ultima ragazza, che con una sorta di vendetta circolare colpisce la protagonista. Significativamente Eva non ha tentato la scalata solo a teatro, ribadendo una visione globale e non solo ristretta allo spettacolo, così solo i più duri si salvano (il critico, il mio personaggio preferito), gli altri sono destinati a soccombere nella falsità e nella spregiudicatezza dei nuovi "prodotti" di questa società malata, volgare e immorale. La regia è liscia, non invadente, precisissima, con dei picchi geniali da sincope: il fermo immagine durante la premiazione e tutto il finale.
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