Regia di Chuck Parello vedi scheda film
Uno psycho-movie, che forse era nato come prodotto televisivo (ammetto però di non saperlo, ma dalla mia sta il fatto che non ne ho mai sentito parlare nei cinema). Siamo soliti vedere film sui serial-killer in cui il "mostro" in questione semina panico, ci turba, e sfida il detective protagonista. Qui invece, il ruolo del protagonista è proprio del povero Ed Gein, realmente esistito, e per tutto l'arco della pellicola, non si fa altro che seguirlo, prosaicamente, durante le sue giornate fino alla sua cattura. L'unico aspetto affascinante del film, è che sia la vera storia accaduta nel 1957 nel Wisconsin, da cui sono stati tratti capolavori come "Psycho", "Il Silenzio degli Innocenti" e "Non Aprite Quella Porta" di Tobe Hooper, chiaramente! Diciamo che dopo il prototpo di Jack lo Squartatore, come serial-killer moderno (perchè prima di lui c'è un'abbastanza nutrita fila di degni predecessori...Axel Bjorn nel '600 islandese, il giovane Bertrand nel '600 francese, ecc...); dopo quindi il celebre "Jack", e dopo l'antesignano cinematografico del mostro di Dusseldorf, ecco che con Ed Gein il male assoluto entra nel dopoguerra. Arriveranno così "Lo Strangolatore di Boston", "Henry Pioggia di Sangue" e finalmente nel 1982 il papà ufficiale dello psyco-movie contemporaneo: ovvero il capolavoro di Robert Harmon "The Hitcher" con Rutger Hauer.
Ma il film di Parello ha una menzione positiva nella veloce scena in cui Ed Gein, travestito da donna, forse da sua madre, (un vestito fatto delle pelli e dei resti delle sue vittime...e qui ci ricorda "Il Silenzio degli Innocenti"), esce di casa di notte e si esibisce in una timida danza, che sa di rituale. Qui veramente, ti senti appastanza turbato... Ma per il resto è più un documentario per la tv via cavo, che cinema...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta