Regia di Vincenzo Salemme vedi scheda film
Antonio ed Eugenio, da Napoli, vanno a Milano. Ma, ahimé, Vincenzo Salemme e Maurizio Casagrande non sono Totò e Peppino e nulla di quello che accade sotto le guglie del Duomo e i cavalli alati della Stazione Centrale, non uno dei dialoghi scambiati tra una discoteca e un villone, non un equivoco, un travestimento, una spiritosaggine, ha la grazia e il genio di un solo scambio di battute di Totò, Peppino e la… malafemmina (e non parliamo della scena della dettatura della lettera!). Che era, oltre che interpretato dai due maestri della comicità partenopea, diretto da Camillo Mastrocinque e sceneggiato da Alessandro Continenza, Nicola Manzari, Edoardo Anton e Francesco Thellung, mentre Ho visto le stelle! è interpretato da Vincenzo Salemme, diretto da Vincenzo Salemme, scritto e sceneggiato da Vincenzo Salemme. Non chiediamoci perciò di quale malattia soffra oggi il nostro cinema (non più) comico: soffre di carestia, di povertà cronica di idee, di attori-cabarettisti che prima si sono inventati scrittori, poi registi e infine hanno raschiato il fondo del barile della verve e dell’inventiva, tutti, toscani, milanesi, napoletani, quando non abbiano l’intelligenza di farsi dirigere e raccontare da altri. Noia e sciatteria dilagano su sfondi che sembrano fondi di magazzino anche quando sono ripresi dal vero.
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