Regia di Leonardo Pieraccioni vedi scheda film
Leonardo Pieraccioni continua a coccolare con le sue commedie acqua, sapone neutro e sciroppo il suo pubblico. Solo quello. Dal momento che è una persona intelligente dovrebbe essersi accorto, da alcune stagioni, che i suoi spettatori si sono assottigliati e le responsabilità sono tutte dell’attore-regista. Questo dettaglio di mercato non sembra preoccuparlo e ricomincia dalle sabbie mobili in cui è finito qualche pellicola fa. Ha quasi quarant’anni (a quell’età i maestri della commedia italiana avevano già passato il guado dell’eterna e stucchevole giovinezza), è un single militante, egoista, ha un mestiere insolito (è l’uomo della pioggia, della neve e della grandine per il cinema, la pubblicità e le feste private) e questa volta (prima variante al genere pieraccionesco) ha come spalla una donna, Anna Maria Barbera, la Sconsolata di Zelig che, per paura di essere scambiata con qualcun’altra, non interpreta un personaggio e ripete gli strafalcioni lessicali e dialettali della sua macchietta Tv. Il protagonista incontra (uno schema narrativo se non è applicato rigidamente che schema è?) una bella donna (questa volta non è la consueta modella, ma un’attrice colombiana!) e andranno a zonzo nell’estate di Ischia. Per colpa di due amici burloni (due figurine riuscite con la faccia di Alessandro Haber e Rocco Papaleo) gli inevitabili fuochi d’artificio e il ciclone dei sentimenti hanno un piccolo colpo di scena.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta