Regia di Leonardo Pieraccioni vedi scheda film
Che un film come questo sia il campione d'incassi assoluto della stagione corrente è un dato che deve far riflettere.E'capitato anche in passato che un film decisamente brutto,e perfettamente dimenticabile si laureasse campionissimo al box-office(ve li ricordate l'uno-due di Celentano con "Il bisbetico domato" e "Innamorato pazzo"?),ma per la seconda annata consecutiva una commedia in cui il cinema è un aspetto molto relativo s'impone nelle preferenze delle italiche platee.E',mi pare di poter dire,lo specchio di un pubblico che ha voglia di mettersi seduto e non pensare a nulla,cercando magari un film leggero leggero,che lo estragga,anche solo per un pò,dalle rotture di scatole e dai pensieri di una fase non facile.Considerazioni socio-economiche a parte,viene da dire che "Il paradiso all'improvviso" è il film peggiore che Leonardo Pieraccioni abbia girato,totalmente insulso,senza spirito,recitato caninamente un pò da tutti(Haber che rifà il verso a Tognazzi,Pieraccioni che ha sempre la solita gestualità forzata,la Barbera che si rivela praticamente incomprensibile,e,diciamolo,ampiamente sopravvalutata),con situazioni concepite come comiche ma abbastanza avvilenti,e la solita aria scanzonata che ormai sa di meccanico e non convince più.Ma poi,a parte l'inevitabile lieto fine(siamo in un film di Pieraccioni,no?Che vi aspettavate?),la notte brava dell'amico "perduto" Haber,in cosa consiste?Due sgallinate raccattate in un locale,due salti in discoteca,e poi i "calcinculo"(le giostre con i seggiolini e le catene,per intendersi,ad acciuffare un pallone sospeso in aria),per chiudere la nottataccia all'alba riportando le ragazze al night?Ma dove vive Pieraccioni,in un cartone animato?E la noia si propaga,invincibile...Un bel salto indietro rispetto al non esaltante,ma efficace "Principe e il pirata".
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