Regia di Leonardo Pieraccioni vedi scheda film
Pieraccioni cerca ancora una volta di far immergere lo spettatore nel suo mondo di figurine di carta che ha tutto tranne il pregio del contatto della realta'.Si inventa una professione astrusa,la solita storia d'amore con sfondi da cartolina(Ischia)e consueti tira e molla,si sceglie come coprotagonista la solita supermodella stragnocca da competizione(ma in quanto a recitare siamo messi molto male)e un gruppo di caratteristi come contorno per fare un po' di variazioni alla sua comicita':mentre la Barbera ricicla il personaggio di zelighiana memoria,Papaleo ed Haber sono ottimi nel disegnare le loro parti.E il colpo di scena finale(considerando lo scapolone impenitente che Pieraccioni è nella vita reale questo finale è l'unico scossone per lo spettatore)non risolleva le sorti del film.....
Non si sforza nemmeno a cambiare personaggio,sembra che sta ancora a Zelig
Se le sue capacita'interpretative fossero direttamente proporzionali alla sua bellezza sarebbe da Oscar....ma purtroppo non è cosi'.....
Sempre uguale,cambiano i personaggi ma lui è impermeabile ai cambiamenti
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