Regia di Bent Hamer vedi scheda film
È la storia di due solitudini che si trasformano in amicizia. Qualcuno ha perfino parlato di attrazione omosessuale, il che è possibile (soprattutto guardando il finale), ma, per il pudore che circonfonde la vicenda, potrebbe anche essere voler guardare troppo in avanti. Di sicuro, si racconta la storia di una piccola ribellione contro le logiche del profitto (rappresentate dall'ispettore aziendale), in nome di un'amicizia che nasce insospettata, al profumo delle aringhe affumicate, tra due uomini diversissimi tra loro, addirittura uno svedese e un norvegese. È presente, secondo me, un aspetto quasi hitchcockiano, con quell'uomo appollaiato in alto su un seggiolone come un arbitro di tennis e che non si può (potrebbe) muovere, come il James Stewart della Finestra sul cortile. Ma questo "guardone" è a sua volta spiato dalla propria "vittima", che ha praticato un foro nel pavimento del piano superiore. Finché i piani sui quali vivono i due uomini diventano uno solo. E la roulotte dello svedese, che sembrava un avanguardistico ritrovato della tecnica, alla fine resta un vuoto rottame abbandonato, come il guscio di una lumaca o il bozzolo di una larva di farfalla che ha ormai spiccato il volo.
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