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Europa '51

Regia di Roberto Rossellini vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Europa '51

di claudio1959
10 stelle

Se vi è piaciuto Cuore sacro di Ozpetek non potete non guardare Europa 51 di Rossellini

Ingrid Bergman

Europa '51 (1952): Ingrid Bergman

Ingrid Bergman

Europa '51 (1952): Ingrid Bergman

Ingrid Bergman, Sandro Franchina

Europa '51 (1952): Ingrid Bergman, Sandro Franchina

Ingrid Bergman

Europa '51 (1952): Ingrid Bergman

Europa 51 e’ uno dei migliori film di Roberto Rossellini. Irene(Ingrid Bergman), stravolta dal suicidio del figlio, non ancora adolescente, donna che appartiene all’alta borghesia tenta di sfuggire ad un dolore così grande ed angoscioso dedicandosi ai poveri ed ai più bisognosi. Ingrid Bergman assoluta protagonista in questo film drammatico, disegna il personaggio di Irene in modo straordinario. Il suicidio del figlio di cui si sente colpevole e responsabile la frastorna ed inebetisce, cerca una valida ragione per continuare a vivere, dopo un dolore così grande che le devasta l’anima. Molto inquieta si confronta sia con il messaggio cattodemocristiano, sia con il suo contrario comunista, non riuscendo a scegliere tra i due, sceglie di aiutare i poveri in modo diretto, porta solidarietà e tangibili aiuti economici, oltre a beni di conforto. Purtroppo la sua conversione spirituale non verrà capita ne dalla sua famiglia, ne dalla società in cui vive, questo basterà per farla rinchiudere in manicomio. Per me Europa 51 e’ il film più bello sentito ed emozionante di Roberto Rossellini, il suo capolavoro assoluto, film senza dubbio politico, che tocca tanti temi, anche quelli spirituali. Questo film purtroppo all’epoca non fu capito ne dai critici ne dal pubblico, non erano pronti a tanta grazia e bellezza morale. Tante sono le scene cardine, ma la più importante per me è la scena del dialogo tra il prete ed Irene, colloquio che si svolge nella casa di cura. Ingrid Bergman disegna il personaggio di Irene con grande classe recitativa e partecipazione emotiva al personaggio, ruolo difficile, ma la Bergman era un’attrice di razza che ha saputo costruirsi una grande carriera con tanti film, tutti diversi e sempre brava in ogni ruolo. Fotografato in un superbo bn dal Maestro Aldo Tonti, il film si chiude tristemente in un finale da ricordare, tra l’amore delle persone a cui Irene ha fatto del bene, che lo dimostrano sotto il suo balcone, ricoverata da una società che non accetta il bene ed il non rispetto dei ruoli, ma amata dalla gente comune che affettuosamente e con riconoscenza gli tributano affetto ed amore puro e sincero. Irene non è pazza, ma semplicemente buona e diversa, uno schock come la perdita del figlio gli ha fatto capire il vero senso della vita, bontà ed amore, non soldi e successo.

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