Regia di Fausto Tozzi vedi scheda film
Se questa è davvero la vita quotidiana di Trastevere, allora siamo semplicemente al cospetto del Bronx romano o giù di lì (o un ghetto, o una favela, insomma degradazione e squallore). Al di là delle valutazioni morali, che per un film del genere andrebbero sospese (dialetto, volgarità, nudo, illegalità, situazioni scabrose, etc.), non è un brutto prodotto. L'idea del cagnolino come filo conduttore delle varie 'storielle di vita vissuta' è anche apprezzabile. Ma tutto lascia un po' il tempo che trova: siamo ben lontani dallo scempio umano dei Brutti, sporchi e cattivi. E anche dalla questione sociale-umana-filosofica del discorso pasoliniano.
Un cane si smarrisce e gironzola per il quartiere romano di Trastevere. Incontra prostitute, protettori, omosessuali, stranieri, vecchie bigotte, tossici, ogni genere di emarginato sociale.
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