Regia di Victor Erice vedi scheda film
VOTO 8/9 SOSPESO (Tv 20 Febbraio 2011) Un atto d'amore verso il cinema diventa una grande esperienza visiva, perchè partendo dal senso della visione, Victor Erice (un Malick spagnolo, 4 film in trent'anni...) costruisce un poema sull'innocenza della fanciullezza e del suo rapporto con il mondo esterno-gli adulti. Il grande merito sia della sceneggiatura (ancora di Erice e Santos) che della regia è proprio questo, ci impone uno sguardo-bambino per affrontare i temi trattati (già dai magistrali disegni nei titoli iniziali che anticipano i momenti salienti del racconto), poi il resto viene da sè, sviluppandosi autonomamente, insomma senza esagerare veniamo illuminati dalla carica espressiva dell'opera. I ritmi dilatati creano quello spazio temporale tipico dei ricordi, reso ancora più intenso dalle atmosfere oniriche, dove tra paure, giochi e (appunto) visioni, si muove come per incanto la piccola Ana in opposizione alle esistenze adulte ormai contaminate dal dolore e dall'indifferenza. Un film sospeso e struggente dalla grande qualità visiva ma non solo, anche un dolente documento storico dell'altra storia, quella della normalità nella tragedia, la Spagna, la guerra civile, l'Europa, il mondo, la guerra mondiale. Da lasciar depositare nel profondo dei nostri cuori e attendere che lentamente riaffiori con la sua bellezza pura e misteriosa. Capolavoro.
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