Regia di Victor Erice vedi scheda film
Straordinario film ad elogio della curiosità e della fantasia, quali patrimonio dell’infanzia e come antidoto alla brutalità e al grigiore di un’età, come quella della piccola protagonista, vissuta in un villaggio sperduto dell’isolatissima Spagna del dopo Guerra Civile. E se si deve ricordare che nel resto d’Europa, in quel 1940 in cui il film di Erice è ambientato, era già iniziata una guerra mondiale, non si può tacere che la stessa Spagna era appena uscita da un sanguinosissimo conflitto fratricida. Spaziando da un omaggio alla magia del cinema, che può risvegliare alla curiosità anche mediante il suo aspetto orrorifico, a quello ad una natura che, per quanto brulla, è spesso rappresentata panteisticamente, Lo spirito dell’alveare (il padre delle piccole protagoniste si occupa di apicoltura) deve gran parte della sua riuscita ad una straordinaria attrice di sei anni (Ana Torrent).
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