Regia di Gordon Chan vedi scheda film
Jackie Chan solito sbirro hongkonghese d’assalto, questa volta però con qualcosa in più. Recuperato durante un’indagine un misterioso medaglione, scopre infatti di avere “assorbito” tutta una serie di super poteri. Al magico gingillo sono interessati anche una collega della polizia inglese, Claire Forlani, e il cattivone di turno, tale “testa di serpente” (Snakehead) interpretato da Julian Sands. Jackie invecchia e questa sua seconda carriera artistica “occidentalizzata” ne sta lentamente, ma inesorabilmente, appannando il mito. Resta un artista marziale strepitoso, con un tocco personale che sfiora spesso il burlesque. Tra i suoi modelli, oltre all’Opera di Pechino (della quale è allievo) e ai monaci Shaolin, anche Bud Spencer e Terence Hill. Rispetto a un tempo, però, non siamo più così sicuri che gli stunt siano tutti farina del suo sacco. Senza contare che le sceneggiature dei film sono ormai meri pretesti per un susseguirsi di azioni mediamente divertenti, ma stracotte. Chi non conosce i classici della star hongkonghese probabilmente si diverte, per tutti gli altri scende un velo di tristezza.
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