Regia di Maurizio Forestieri vedi scheda film
Ancora Napoli al centro del secondo cartoon di Natale italiano; stavolta a farla da padrona non è la tradizione del presepe ma quella, forse ancora più famosa nel mondo, della pizza. Il protagonista è Totò Sapore, un giovane e allegro cantastorie della meravigliosa Napoli settecentesca che riceve in eredità quattro vecchie pentole magiche in grado di trasformare qualsiasi ingrediente nel piatto più succulento. La sua fama lo porta a diventare chef del re di Napoli, ma anche a dover schivare invidie di colleghi e streghe, mentre la città è assediata dai francesi. Sarà proprio la sua più geniale invenzione, la pizza, a salvare la città e ad aprirgli le porte dell’amore della bella Confiance. Ultima produzione del marchio Lanterna Magica, Totò Sapore e la magica storia della pizza è liberamente ispirato al racconto Il cuoco prigioniero di Roberto Piumini. I personaggi sono graziosi e specialmente le pentole magiche non sfigurano rispetto ad altri oggetti magici e animati della tradizione Disney del passato. Le note dolenti arrivano da un doppiaggio che in diversi momenti è di difficile comprensione, per un uso forse un po’ troppo ardito del dialetto napoletano e per la scelta, sempre più penalizzante per i film di animazione italiana (soprattutto al botteghino...), di rivolgersi a un pubblico esclusivamente infantile.
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