Regia di Aglauco Casadio vedi scheda film
"Un ettaro di cielo" diretto nel 1957
da Aglauco Casadio,devo dire che
non mi è dispiaciuto.
La storia si svolge Migliarino,nelle zone
del Delta del Po e nelle Valli di Comacchio,
e racconta che l'ambulante Severino Balestra,
gira per le varie feste paesane vendendo
cianfrusaglie e sogni,essendo un creativo,
allora come al solito si ferma dove vivono tre anziani
che sbarcano il lunario con
qualche lavoretto da barbiere,
oppure pescando di frodo le anguille,per raccontare
le novità del progresso.
Nel paese ci vive anche la giovane Marina,che ha avuto
con lui una relazione l'anno precedente e che
adesso lavora nella locanda del paese,
e lo ignora.
Allora Severino racconta ai tre ingenui vecchietti
storie inverosimili sulle grandi città e sul progresso
e delle vendire di occhi e altro.
Alla sera, dopo aver tentato inutilmente di
passare la notte con Marina nella locanda,
egli si ferma presso i tre anziani e qui propone
loro l'ultimo affare dei tempi moderni che sarebbe
la vendita di pezzi del cielo,che li farà diventare
ricchi perché potranno farsi pagare l'affitto
dagli aerei che passano da lì.
Naturalmente,dice loro,potranno
usare la proprietà solo da morti,
e allora cominciano un piano strategico suicida.
Il Film prodotto dalla Lux è l'opera prima
e unica del regista Aglauco Casadio,
ex critico d'arte e documentarista,che
crea una atmosfera da favola e ti fa capire
bene l'atmosfera di quel periodo di
fine anni '50 dove gente ingenua
credeva a tutto e sul progresso
che avanzava sulle loro teste.
Comunque il regista crea questa atmosfera fantastica
e utilizza il personaggio di Severino,un creativo
che usa la fantasia per raccontare storie inverosimili
sapendo che viene creduto e allora racconta a questi
tra ingenui anziani che un suo amico ha comprato un
pezzo di cielo e loro sono interessati,e questo è interpretato
dal sempre bravo Marcello Mastroianni,che ha sempre
dichiarato di amare questo Film.
Intanto rivedendo Marina dopo un Anno
che l'Anno prima non si era comportato bene
se la ritrova una bella ragazza e comincia a fagli
la corte,anche se lei lo ignora e gli tira battute
taglienti mentre lavora,ma fa anche la sfuggente
con tutti,ed è interpretata da una splendida
diciottenne Rosanna Schiaffino,che ha un viso
che già buca lo schermo.
Bisogna anche dire che a tratti l'ingranaggio
non funziona come dovrebbe e l'ironia sulla
morte non sempre viene accettata e forse
per quei tempi era un azzardo farla e probabilmente
è stato tra i motivi che fu un Flop.
Però anche se fa questa ironia il messaggio
della gioia di vivere c'è sempre e intorno
ci mette anche il circo per avere l'aria
da favola,anche se però il riferimento
del regista è il Maestro Federico Fellini
e allora c'è un aria malinconica anche
negli "Animali da baraccone".
Perciò si miscela tra favola e commedia,
fino al drammatico quando gli anziani
escogitano un modo suicida di affogarsi,
anche se non durerà molto.
In fondo devo dire che essendo un Opera prima
si può considerare interessante e anche se il regista
non è Fellini è bravo a narrare storie sempre in un modo
rassicurante,peccato che dopo questo Flop non riuscì più
a dirigere nessun'altra pellicola,se non, nel 1961,
un film per ragazzi "Cinque leoni, un soldo".
Da segnalare la buona direzione degli Attori dove
figurano il mitico Carlo Pisacane,conosciuto come
"Il capannelle" dei "Soliti ignoti",Silvio Bagolini,
Salvatore Cafiero,Luigi De Martino,Polidor,
Ignazio Leone e Nino Vingelli.
Invece nel reparto tecnico segnalerei
la suggestiva Fotografia in bianco e
nero di Gianni Di Venanzo,
le musiche del Maestro Nino Rota
e le scenografie e i costumi
di Gianni Polidori.
Tra l'altro figurano fior di sceneggiatori come
Ennio Flaiano,un giovane di futuro successo
come Elio Petri dove ha preso spunto per il
soggetto da un fatto di cronaca ripresa anche
nelle notizie di stampa,e anche un altro grande
come Tonino Guerra,che oltre che sceneggiatore,
svolge anche la funzione di aiuto regista.
In conclusione un Film medio,
che vuole oscillare tra realtà e favola
e non sempre riesce e che rimane sulla
scia di Fellini,ma rimane affascinante
per la storia che narra che alla fine è alla
fine da importanza ai sogni,alla creatività
e alla vita,anche se a tratti in modo azzardato
e non da tutti capito all'epoca,con qualche
personaggio abbozzato ma dalla sua
ha la coppia Mastroianni-Schiaffino
che fa faville.
Il mio voto: 6,5.
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