Regia di Joseph Losey vedi scheda film
"Il servo", tratto da un romanzo di Robin Maugham, sceneggiato da un maestro quale Harold Pinter e diretto con mano ferma e occhio attento da Joseph Losey, è un capolavoro. Il film impressiona per la finezza della descrizione psicologica dei personaggi, per i dialoghi intelligenti e scoppiettanti (anche quando la conversazione verte sul nulla come nel caso della discussione sui "ponchos") e per l'interpretazione strepitosa, in particolare quella di Dirk Bogarde. L'attore di origini olandesi dà qui la migliore interpretazione di una carriera che l'ha visto fornire prestazioni tutte sopra il livello d'eccellenza ed è favoloso vederlo passare dalla compunta obbedienza dell'inizio al ghigno luciferino durante l'attuazione del suo piano diabolico, fino alla disperazione (ma quanto vera?) che lo porta alla supplica nei confronti del signorino, e poi di nuovo la mutria arrogante di chi sa di avere assunto un ruolo di preminenza all'interno della casa (e della coppia?).
Ripeto: "Il servo" è un capolavoro, sicuramente uno dei migliori film degli anni Sessanta, e non mi vengono in mente altre parole per descriverlo.
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