Regia di Umberto Marino vedi scheda film
Vita e opere di sant'Antonio di Padova, in gioventù nobile portoghese, poi convertitosi all'etica francescana e infine frate in terra italiana.
Dopo tre lungometraggi per il cinema, senza ottenere significativi successi, questo Sant'Antonio di Padova è la prima regia di Umberto Marino per il piccolo schermo. Ci proverà evidentemente gusto, perchè negli anni successivi la sua carriera sarà quasi esclusivamente composta da titoli realizzati per la tv. Film di modeste pretese, con una sceneggiatura scritta dallo stesso Marino insieme a Fernando Muraca e Alessandra Caneva, Sant'Antonio di Padova è la ricostruzione della vita del celebre personaggio religioso, che vanta un record non da poco: quello della più veloce canonizzazione (fu fatto santo a soli 11 mesi dalla morte). La messa in scena è televisiva, con quanto di negativo l'aggettivo comporti, ma non tirata via; i toni sono volutamente leggeri, per famiglie; il cast è effettivamente poca cosa, preso di peso dal sottobosco tv: Daniele Liotti, Vittoria Puccini e il comico Enrico Brignano sono i principali nomi in scena accanto a quelli, di più pregio ma confinati in ruoli marginali, di Luigi Maria Burruano e Glauco Onorato. Produzione Mediaset, che in quello stesso 2002 affidava a Marino anche la regia dell'analogo Il bambino di Betlemme. 2,5/10.
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